Controllo del Vicinato, nuovi gruppi di cittadini si stanno per formare a Serravalle

Incontro all’Avis fra residenti, il sindaco Brenda Barnini e alcuni rappresentanti di polizia municipale, polizia di stato e carabinieri per spiegare il progetto dedicato alla sicurezza urbana

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EMPOLI – Grande interesse da parte di un gruppo di cittadini del quartiere di Serravalle, uno dei più popolosi di Empoli, per il progetto voluto dall’amministrazione comunale dedicato a promuovere e rafforzare la sicurezza urbana: il Controllo del Vicinato.

L’iniziativa va avanti dalla primavera 2017 ed è portato avanti dal Comune   in stretta collaborazione con polizia municipale, polizia di stato e Arma dei carabinieri.

Ieri sera, giovedì 21 febbraio, si è svolto l’ennesimo incontro con la cittadinanza che il sindaco Brenda Barnini ha organizzato proprio su richiesta di residenti interessati a partecipare e a divenire parte integrante di un nuovo modo di vivere quello che, qualche decennio fa, era la normalità, vale a dire un ‘vicinato solidale’. I cittadini possono auto-organizzarsi, tra vicini, per il controllo dell’area intorno alla propria abitazione.

Il Controllo del Vicinato è un sistema di prevenzione, serve ad evitare che si realizzino le condizioni affinché i reati avvengano.

Consiste nella creazione ed organizzazione di gruppi di persone che abitano vicino e a cui, semplicemente, si suggerisce  l’applicazione di alcuni piccoli accorgimenti comportamentali.

Inoltre sistematizza e mette a regime un modo condiviso (tra cittadini e tra cittadini e Forze dell’Ordine) di comunicazione veloce, capillare ed efficace.

Non ha nulla a che fare con le ronde, non presuppone atti eroici, non ha funzioni repressive, né, tantomeno, invita ad acciuffare il malvivente.

Di questo si è parlato anche ieri al Circolo Avis di Serravalle: insieme al sindaco Brenda Barnini, la comandante della polizia municipale Annalisa Maritan, il comandante della stazione dei carabinieri di Empoli, Luogotenente Paolo Dolfi, e il sostituto commissario di Polizia Giuliano Barlaba.

«Investire sulla qualità delle relazioni dei cittadini è l'obiettivo del progetto controllo di vicinato. Ognuno di noi – spiega il sindaco Brenda Barnini – può essere un punto di riferimento per le forze dell'ordine e contribuire in modo decisivo alla sicurezza della nostra città. I gruppi del controllo di vicinato stanno crescendo in tutta la città. Il Prefetto di Firenze ha preso come modello l'esperienza di Empoli e ha chiesto a tutti i comuni della provincia di impegnarsi a far nascere il controllo di vicinato».

I residenti presenti erano delle zone di Via Po, Via Ticino, ma anche dei palazzi di fronte a piazza Guido Rossa, oltre che Via delle Olimpiadi.

È stata un incontro divulgativo, dedicato a spiegare come funziona a livello organizzato il Controllo del Vicinato e quali sono i suoi principi.

La ricostruzione delle relazioni e dei legami che creano coesione sociale ed evitano l’isolamento delle persone; la formazione dei cittadini per far sì che vengano evitate le vulnerabilità ambientali e comportamentali; la capacità di fare segnalazioni qualificate ed efficaci alle forze dell’ordine.

Un altro obiettivo è quindi quello di recuperare i rapporti di fiducia tra vicini: “sapere di non sentirsi soli è il primo passo per non avere paura”. Le persone che aderiscono a questo metodo di prevenzione, infatti, sono consapevoli, formate e soprattutto attive, oltre che ovviamente attente a non creare inutili allarmismi.

I gruppi di Controllo del Vicinato attivi a Empoli oggi si trovano a Vitiana, Via Tino da Camaino, Ponzano-Via Ponzano per San Donato, Piazzano, San Friano-Villanuova, Pantano-Via del Pantano, Via Umberto Nobile, Ponticino-Villanuova, Riottoli-Avane, Borghetto-Avane, Via della Motta-Avane e ultimamente la zona ‘Corea’ nelle Vie Zandonai, Piovola, Paganini, Corticella, Spontini e Cilea.