Ecco il Teatro il Ferruccio: presentato il progetto in consiglio comunale

A illustrare il piano che ridisegnerà l’area di Piazza Guerra anche l’architetto Luca Ruzza

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EMPOLI - Uno spazio inclusivo, polifunzionale, accessibile e sostenibile, crocevia e punto di riferimento per tutti i cittadini dell’Empolese Valdelsa. È questo, in estrema sintesi, il risultato emerso dall’evento pubblico “Idee e Voci per il nuovo Teatro di Empoli” del primo dicembre scorso al Palazzo delle Esposizioni, in piazza Guido Guerra, che ha individuato le linee progettuali da seguire per il disegno del nuovo Teatro comunale il Ferruccio di Empoli. 

Proprio su quest’ultimo si è aperta la seduta del consiglio comunale di oggi, venerdì 29 aprile 2022: spazio all’illustrazione del progetto di fattibilità dell’opera dall’architetto Luca Ruzza con Daniela Dispoto e Laura Colombo dell’Openlab Company, un laboratorio di progettisti, ingegneri e artisti specializzati nella progettazione di strutture teatrali e museali, e a seguire alla presentazione degli interventi per gli spazi esterni al teatro, da parte del Gruppo di progettazione interno Lavori Pubblici del Comune di Empoli.

Dai risultati del percorso partecipativo alla valutazione storica e culturale del territorio, dal legame stretto con il fiume Arno alla tradizione del vetro verde fino alla approvazione del progetto di fattibilità con la grande novità e opportunità delle risorse ottenute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza concretizzata in questi ultimi mesi, con un cambio di prospettiva. L’obiettivo è realizzare un progetto più ampio di rigenerazione urbana dell’intero complesso di Piazza Guido Guerra dove si inserirà anche il Teatro comunale il Ferruccio.

L’opera è già inserita nell’Elenco delle opere pubbliche 2022-2023-2024 (annualità 2024).

COME SARA’ IL FERRUCCIO – Il nuovo Teatro corrisponderà, per sua natura, ad un teatro d’area, a servizio di una comunità che travalica i confini dello stesso comune. La location si trova su una delle arterie di connessione tra Empoli e i comuni del Rinascimento metropolitano delle terre di Leonardo. Un teatro contemporaneo dimensionato per ospitare una sala da 250 posti, ampliabile a 499 mediante una parete divisoria mobile e poltrone in blocchi retraibili; grazie a questa flessibilità, nella configurazione ridotta si crea un secondo spazio teatrale indipendente di 140 mq; è presente anche una sala conferenze da 190 posti, in modo che nella configurazione di massima flessibilità si potranno sfruttare tre sale contemporaneamente.

La dotazione scenica è funzionale per tutti i tipi di spettacoli, con la presenza anche di una buca dell'orchestra.

Il progetto prevede la realizzazione di una torre scenica di 2 metri più alta del filo dei palazzi adiacenti. L’idea è quella di trasformarla in un ‘punto di riferimento’ luminoso foderandola di vetro verde Empoli. Un omaggio alla tradizione e uno sguardo al futuro che vede il vetro come materiale da costruzione riciclabile, ecocompatibile e coibente. Una interpretazione della percezione della cultura contemporanea di Gio Ponti, designer per le vetrerie di Empoli fino agli anni ’70.

Le funzioni accessorie dell’opera sono: residenze temporanee per artisti, spazio per esposizioni temporanee, bookshop, caffetteria e bar panoramico. L’edificio sarà energeticamente ‘passivo’, ovvero, permetterà al teatro di rimanere caldo durante l’inverno e fresco d’estate ricorrendo il meno possibile alle correzioni meccaniche. Il sistema di costruzione sarà in carpenteria metallica leggera che consentirà una grande rapidità di esecuzione.

AREA ESTERNA - Saranno riqualificati con una rinaturalizzazione della viabilità e dei parcheggi esistenti, con una razionalizzazione della distribuzione degli stessi e la creazione di una "infrastruttura verde" pedonale, con risorse che rientrano nella missione M5C2 – Investimento 2.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Piani Urbani Integrati.

Al centro, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, comprensivo della ristrutturazione dell’esistente palazzo delle Esposizioni pubblico, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali.

Il comparto di piazza Guido Guerra, ampio circa 25.500 mq, si articolerà per più del 50% in parcheggi pubblici non permeabili e circa il 15% di aree verdi e di cui solo 1.600 mq è considerabile attrezzato e fruibile. L’incremento di aree verdi e permeabili da progetto è quantificabile in circa 600 mq per infrastrutture e giardini e circa 3000 mq per la rinaturalizzazione del parcheggio esistente, con almeno 50 nuovi impianti.

Il parcheggio di superficie sarà naturalizzato creando una pavimentazione permeabile drenante e mantenendo le

alberature; il parcheggio retrostante il Palazzo delle Esposizioni verrà ridotto, ma il bilancio dei parcheggi rimarrà invariato grazie a 140 nuovi posti su due livelli interrati.

La sindaca evidenzia che la notizia di oggi è che è stato confermato il finanziamento da 9 milioni di euro su fondi Pnrr grazie alla Città Metropolitana. Da qui la possibilità di realizzare concretamente il progetto di rigenerazione urbana che riguarda piazza Guido Guerra e che vedrà nascere il nuovo teatro civico. Prosegue sottolineando che questo è senza dubbio il progetto più importante che questa amministrazione lascia in eredità, un vero e proprio cambio di epoca per Empoli: il polo culturale adagiato sull’Arno sarà il completamento di una visione di crescita e recupero delle funzioni del centro storico, ma sarà molto di più, creerà una nuova comunità di persone capaci di relazionarsi e investire sulla cultura come patrimonio inestimabile di valori e democrazia. La sindaca conclude spiegando che ci sono voluti coraggio e capacità di progettazione per sfruttare al meglio l’opportunità offerta dai fondi del nextgeneration ma niente più di un nuovo polo culturale può rappresentare al meglio la rinascita dopo la pandemia. Adesso con ancora più entusiasmo sarà possibile continuare la straordinaria campagna di raccolta fondi promossa dal Comitato amici del Teatro il Ferruccio. L’invito a tutti i cittadini empolesi e non solo è quello di adottare una zolla per poter scrivere tutti insieme questo nuovo pezzo di storia della nostra città.

L'assessora comunale alla Cultura spiega che l'amministrazione si sta avviando verso la realizzazione del nuovo teatro comunale, uno degli impegni più importanti di questa amministrazione. Un percorso che ha già visto un'ampia partecipazione dei cittadini attraverso incontri mirati, come l'iniziativa pensata per dare voce al punto di vista e alle idee dei più giovani svolta al Palazzo delle Esposizioni nei giorni scorsi.  Ha quindi evidenziato che il teatro è di ognuno, è un patrimonio della città e che, grazie anche all'intervento del comitato Amici del Teatro che sta portando avanti una campagna di raccolta fondi, il teatro sta diventando realtà, una realtà che rappresenta il futuro e che ridisegnerà una parte importante di Empoli, quella lungo il fiume Arno.

«Il nuovo teatro di Empoli corrisponderà, per sua natura, ad un teatro d’Area, a servizio di una comunità che travalica i confini dello stesso comune – sottolinea tra l’altro l’architetto Ruzza -. La location si trova su una delle arterie di connessione tra Empoli e i comuni del Rinascimento metropolitano delle terre di Leonardo. La zona dove insisterà la nuova struttura ospitava (nel gomito dell’Arno) un porto che ha determinato, in parte, la fiorente attività di scambi commerciali di Empoli. Le imbarcazioni (barchetti o navicelli di una decina di metri) avevano una forma regolare, senza fronzoli, con una prua rialzata. Abbiamo pensato di riproporre la forma di un navicello con la sua prua, che nella struttura del nuovo teatro ospiterà l’Auditorium».

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