Educare alla parità contro la violenza di genere partendo da “La Carta dei Diritti della Bambina”

Giovedì 21 marzo alle 16.30, Cenacolo degli Agostiniani. Documento adottato dal Consiglio Comunale di Empoli il 30 gennaio, alla giornata partecipano esperti del settore. Incontro pubblico

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EMPOLI – Una giornata di approfondimento per educare alla parità contro la violenza di genere partendo da “La Carta dei Diritti della Bambina”. È questo il tema dell’incontro pubblico organizzato al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli, Via dei Neri, 15, nel pomeriggio di giovedì 21 marzo 2019 alle 16.30, dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – Sezione Empoli, col patrocinio del Comune di Empoli.

L’iniziativa si aprirà con i saluti delle autorità: Carla Mancioli, presidente FIDAPA BPW Italy Sezione Empoli; Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli; Patrizia Bonciani, presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Centro.

La ‘Carta’ deve essere letta come una premessa fondamentale per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione.

 

L’ADOZIONE - Il 30 gennaio 2019 è stata adottata dal Comune di Empoli la ‘Carta dei diritti della Bambina’ contro ogni forma di discriminazione, su proposta della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) di Empoli, con il via libera dalla Giunta e dalla Commissione Pari Opportunità, e, il voto unanime del Consiglio Comunale. Ci sono stati vari passaggi che hanno portato all’adozione: dalla Commissione Pari Opportunità, alla delibera passata di giunta, quindi il voto da parte del Consiglio Comunale che, all’unanimità, ha dato il via libera all’assunzione del documento.

 

PROGRAMMA - Dopo i saluti delle autorità, dalle 17 alle 18.40 si susseguiranno vari interventi con esperti del settore. A moderarli, Veronica Vettori, avvocato, socia FIDAPA BPW Italy - Sezione Empoli, responsabile Gruppo di Lavoro “Carta dei Diritti della Bambina”.

Alla 17 Valeria Vezzosi, avvocato, presidente Comitato Pari Opportunità del Comune di Empoli; alle 17.20 Rosa Barone, assistente sociale, referente Rete Codice Rosa per il Dipartimento Servizi Sociali AUSL Toscana Centro ; si prosegue, alle 17.40, con Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e del Centro Antiviolenza “Lilith”; alle 18 Maya Albano, psicologa, responsabile della “Lilith”; alle 18.20 Lorella Giglioli, psicologa psicoterapeuta della Lilith e socia Fidapa Empoli. Alle 18.40 dibattito aperto con il pubblico e alle 19.15 le conclusioni affidate a Veronica Vettori.

 

MA CHE COSA E’ LA CARTA DEI DIRITTI DELLA BAMBINA – Innanzitutto la ‘Carta’ deve essere letta come una premessa fondamentale per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione. Essa pone le basi di un sano e costruttivo rapporto uomo-donna, improntato al rispetto reciproco; pone le premesse per garantire il diritto alla parità e favorire il superamento degli stereotipi di genere, che sono all'origine degli episodi di ogni forma di violenza fisica e psichica. La versione originale della Carta dei Diritti della Bambina è stata presentata ed approvata durante il Congresso della BPW Europa, tenutosi a Reykjavik nel 1997, a seguito di un seminario tenuto da Janice Brancroft sul tema "Il futuro della bambina in Europa".

Ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo del 1989, a differenza e ad integrazione di questa, che pone sullo stesso piano i due generi, la Carta dei diritti della Bambina invece li distingue in termini di caratteristiche e di bisogni, avendo riguardo alle diverse connotazioni fisiche ed emozionali.

 

GLI ARTICOLI

Ogni bambina ha il diritto:

Articolo 1

Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.

Articolo 2

Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.

Articolo 3

Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.

Articolo 4

Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.

Articolo 5

Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.

Articolo 6

Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.

Articolo 7

Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.

Articolo 8

Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.

Articolo 9

Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.

 

CHE COSA E’ LA FIDAPA BPW ITALY – SEZIONE DI EMPOLI – E’ un movimento di opinione indipendente; non ha scopi di lucro, persegue i suoi obiettivi senza distinzione di etnia, lingua e religione e di opinioni politiche che sono: valorizzare le competenze e la preparazione delle socie; incoraggiare le donne a un continuo impegno nonché ad una consapevole partecipazione alla vita sociale, amministrativa e politica, adoperandosi per rimuovere gli ostacoli ancora esistenti; essere portavoce delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, presso le organizzazioni e le istituzioni nazionali, europee ed internazionali; adoperarsi per rimuovere ogni forma di discriminazione a sfavore delle donne, sia nell'ambito della famiglia che in quello del lavoro; favorire rapporti amichevoli, reciproca comprensione e proficua collaborazione fra le persone di tutto il mondo.