Educazione Civica a scuola, Brenda Barnini deposita la proposta di legge in Cassazione

Il sindaco a Roma: «Dobbiamo ricostruire i fondamentali del nostro vivere civile e il rispetto delle regole»

Educazione Civica a scuola, Brenda Barnini deposita la proposta di legge in Cassazione

EMPOLI – È partita ufficialmente oggi la procedura di raccolta, in tutto il territorio nazionale, delle 50.000 firme necessarie per il deposito ufficiale della proposta di legge di iniziativa popolare in Parlamento per introdurre un’ora alla settimana di educazione alla cittadinanza, come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricoli e nei piani di studio di ogni ordine e grado.

Il sindaco di Empoli Brenda Barnini è tra i firmatari di questa proposta, partita da Firenze e arrivata a Roma proprio oggi.

«Insieme al sindaco di Firenze Nardella, ed altri colleghi sindaci, abbiamo presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per reintrodurre l'insegnamento dell'educazione civica a scuole, in tutte le scuole. A 60 anni da quando Aldo Moro la introdusse per la prima volta oggi ne sentiamo fortemente la mancanza – ha detto il sindaco -. Dobbiamo ricostruire i fondamentali del nostro vivere civile e il rispetto delle regole».

Brenda Barnini era col sindaco fiorentino Dario Nardella,e altri primi cittadini provenienti da tutta Italia, alla sede della Corte di Cassazione per la presentazione.

La durata della campagna di raccolta delle firme è di centottanta giorni (6 mesi).

Ad adempiere all’atto formale oltre ai sindaci Barnini e Nardella, c’erano la vicesindaca e presidente della commissione nazionale scuola di Anci Cristina Giachi e altri sindaci e amministratori di varie città italiane.

Della delegazione hanno fatto parte anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Valdengo (Biella) Roberto Pella, il sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni Massimo Castelli, i vicesindaci di Bologna Marilena Pillati e di Gessopalena (Chieti) Mario Zulli e l’assessore alla Cultura del Comune di Casnate con Bernate (Como) Maria Grazia Sassi.

La proposta di legge di iniziativa popolare è nata per volontà del sindaco Nardella e della sua amministrazione e condivisa da molti sindaci nell’ambito di un lavoro di coordinamento dell’Anci.

Fra gli obiettivi lo studio della Costituzione e di elementi di educazione civica, delle Istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea, dei diritti umani, dell’educazione digitale, dell’educazione ambientale, di elementi fondamentali di diritto e dell’educazione alla legalità.

L’insegnamento potrà essere affidato ai docenti abilitati nelle classi di concorso che abilitano per l’italiano, la storia, la filosofia, il diritto e l’economia.