Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore ancora in zona arancione

La decisione al termine di un lungo confronto tra il presidente della Regione Eugenio Giani e i sindaci della zona

Sindaci Empolese Valdelsa e Giani

L'Empolese Valdelsa e il Valdarno Inferiore rimangono zone arancioni. La decisione è arrivata nella tarda serata di ieri, venerdì 5 marzo, dopo oltre due ore di riunione con i 15 sindaci della zona e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Sulla base delle disposizioni contenute nell'ultimo DPCM e del tasso di contagio, si è deciso di mantenere l'area della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa nella stessa fascia di rischio della Toscana.

"Qualche comune ha numeri più alti, quasi al limite del "rosso"  - spiegano i sindaci - ma questo non giustifica un cambiamento di fascia anche perché la nostra è un'area omogenea che vede città e paesi interconnessi, con una mobilità delle persone legata alle attività produttive e alle scuole. Per questo motivo avrebbe avuto poco senso mettere un singolo comune o due in zona rossa lasciando tutti gli altri in arancione".

Sempre nella stessa riunione è stato deciso di mantenere tutte le scuole, di ogni ordine e grado, aperte secondo le disposizioni del DPCM. L'unica eccezione è rappresentata dal Comune di Certaldo dove il sindaco Giacomo Cucini, a causa del crescente tasso di contagio registrato all'interno di alcuni istituti, ha provveduto alla chiusura con una propria ordinanza e che è stata confermata dalla Regione Toscana.
Le altre decisioni prese durante il confronto tra sindaci e presidente di Regione riguardano il rafforzamento dei controlli sul territorio e la situazione degli ospedali. Il Presidente Giani si è impegnato a richiedere alle singole prefetture uno sforzo ulteriore affinché le forze dell'ordine presidino in maniera ancora più intensa piazze e strade per evitare pericolosi assembramenti. Un altro impegno preso dalla Regione, con il coinvolgimento dell'Asl Toscana Centro, è quello di alleggerire la pressione sull'ospedale San Giuseppe di Empoli, indirizzando una parte dei pazienti della zona verso i nosocomi dell'area fiorentina che attualmente si trovano in situazioni meno critiche.
La prossima settimana, a seguito di un attento monitoraggio dei dati, l'incontro sarà ripetuto anche alla presenza del Ceps, il Comitato Emergenza Prevenzione Scolastica.