Empoli in lutto, si è spento l’ex assessore Sauro Cappelli. Il sindaco Brenda Barnini: «È stato il Comune»

Nel 2019 gli era stato conferito il Sant’Andrea d’Oro

sauro cappelli

EMPOLI – La Città di Empoli è in lutto per la scomparsa di Sauro Cappelli. L’amministrazione comunale e tutto il Comune si stringono attorno alla famiglia dell’ex assessore e figura fondamentale della memoria storica empolese.

Sauro lascia il figlio Carlo, la nuora Debora e la nipote gemma.

Si è spento nella notte all’ospedale San Jacopo di Pistoia.

Le bandiere dei palazzi comunali sono state listate a lutto. 

IL SINDACO Brenda Barnini - «Sauro Cappelli è stato uno dei protagonisti più importanti della storia politica, civile e amministrativa della nostra Città. Ha attraversato 25 anni di governo di Empoli da assessore, è stato l'assessore allo sport, al commercio, alla polizia municipale, alla protezione civile, al personale. Sauro è stato il Comune. Il rapporto della città con lui non si è mai interrotto perché lui ha continuato per tutta la vita con spirito di servizio ad essere un punto di riferimento, una guida, un grande padre per tutti coloro che ha accompagnato nella difficile missione di amministrare il bene pubblico. Lascia un vuoto enorme nella nostra comunità e nel mio personale percorso di vita. Sono felice di aver avuto l'onore di consegnargli il S.Andrea d'oro e di aver condiviso con lui alcuni dei momenti più belli e importanti di questi anni da Sindaco». 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Alessio Mantellassi
(delega alla Cultura della Memoria) 

«Sauro è stato per tutti un punto di riferimento. Alle medie, quando per le prima volta i ragazzi delle nostre scuole iniziano ad approcciarsi al tema della deportazione, conobbi Sauro, con il suo piglio e il suo carattere forte. Alle superiori, in quinta, di nuovo partecipammo al viaggio della Memoria e Sauro fu ancora una volta una guida fondamentale. Sauro è stato questo per intere generazioni: ci ha presi per mano e ci ha accompagnati a conoscere la storia, a prendere conoscenza dell'orrore, a riflettere e ragionare per trasformare l'amarezza e la tristezza di quelle visite in orgoglio e impegno civile. A quell'esperienza ai campi devo molta della mia passione per la politica. A Sauro sono e sarò legato da un affetto profondo e incancellabile. Con lui sono entrato nell'ANED, con lui abbiamo condiviso in questi anni tanti momenti per l'organizzazione del Viaggio della Memoria e di tante occasioni pubbliche. Sauro ha incontrato centinaia e centinaia di studenti con una forza invidiabile. Mi ha trasmesso il vero e profondo rispetto per le istituzioni che lui ha servito con "disclipina e onore". Sauro sapeva mettere in ogni cosa fatta quell'elemento che rendeva il suo impegno e la sua azione particolare: l'amore viscerale per Empoli e il suo sentirsi empolese in ogni pezzetto del suo corpo. Empoli ti è grata per la cura che ne hai avuto in più di 20 anni di governo, per l'impegno per la memoria storica e per averci voluto bene. Grazie». 

SAURO CAPPELLI

Sauro Cappelli è nato a Empoli il 20 giugno 1929. Orfano dalla tenera età di 6 anni è stato cresciuto dagli zii materni. Ha conseguito la scuola dell'obbligo di allora, ovvero la 5a elementare.

Nel 1942, a 13 anni, come molti suoi coetanei, è entrato come operaio in vetreria per lavorarci fino alla fine degli anni ‘50 quando viene assunto dalla Ditta Borgioli Arredamenti di Empoli, dove ha operato fino a settembre 1974.

Iscritto al PCI dal 1949 ha prestato attività di partito da subito. Nel 1970 è stato candidato ed eletto in Consiglio Comunale a Empoli.

Nel settembre 1974 il sindaco Mario Assirelli lo chiama a ricoprire il ruolo di assessore con deleghe al personale, manutenzioni, commercio e ai rapporti con il pubblico. Nel corso dei 21anni da assessore, a fianco dei sindaci Mario Assirelli, Silvano Calugi e Varis Rossi, si è occupato di varie deleghe, fra cui lo caratterizzano i 13 anni da assessore allo sport.

Per il Comune di Empoli prima, per l'ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati, ha accompagnato centinaia di studenti in viaggio ai campi di concentramento, mantenendo viva la memoria di quei tragici fatti direttamente nei luoghi e indirettamente nelle varie scuole del Circondario presso le quali ha spesso tenuto conferenze e dibattiti sull'argomento.

 Come ha sempre affermato Anna, sua moglie, sposata nel 1957 e al suo fianco fino al 2018, (61anni di matrimonio), la vita di Sauro si svolgeva in un'unica parola declinata al maschile e al femminile “IL PARTITO e LA PARTITA”.

Da sempre appassionatissimo di calcio e tifoso dell'Empoli FC.

Per ANED, oltre a essere socio da decenni, è stato vicepresidente della sezione empolese per molti anni fino al 2016, ha seguito l'organizzazione dei Viaggi della Memoria, le cerimonie istituzionali e molti incontri nelle scuole.

Dal 2014 è stato presidente onorario, carica che ha mantenuto fino all’ultimo.

Nel 2019 il sindaco di Empoli Brenda Barnini gli ha assegnato il ‘Sant’Andrea d’Oro’, la massima onorificenza cittadina che ogni anno il sindaco consegna a quei cittadini che hanno dato il loro prezioso contributo nel campo della cultura, delle arti, del lavoro, della politica, dello sport e della solidarietà.

Fu questa la motivazione dello stesso primo cittadino per il riconoscimento assegnato all’ex assessore empolese: «Sauro è un grande interprete della storia del Novecento del nostro Comune. Un uomo che ha attraversato decenni di politiche amministrative della nostra città, avendo l'opportunità di lavorare al fianco del grande Sindaco Assirelli. La sua dedizione, il totale impegno che ha riversato per il bene della nostra comunità sono encomiabili e sono alla base anche della grandissima opera di volontariato nell'ANED. Se la memoria della deportazione è così viva in decine di generazioni di empolesi, fino ai più giovani di oggi, lo dobbiamo proprio a Sauro e ai suoi lunghi racconti. In questo tempo in cui l'odio, la xenofobia e l'antisemitismo ritornano a farsi sentire in modo pericoloso nel nostro Paese il riconoscimento a Sauro del Sant’Andrea d'Oro vuole essere non solo un ringraziamento a lui per quello che ha fatto, ma anche un monito a tutta la comunità a farsi carico della memoria di ciò che è stato e che non deve più essere».

◾ Leggi anche il comunicato stampaLa scomparsa di Sauro Cappelli: camera ardente in Municipio, funerali al palazzo delle Esposizioni sabato mattina alle 11