Emporio Solidale, nasce il legame con gli Orti Sociali: consegnata la ‘prima’ cassetta di ortaggi

Valentina Torrini: «Un bell'esempio di economia circolare, solidale e quindi civile»

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EMPOLI – Dalla Farmacia Solidale agli Orti Sociali per essere parte attiva di un grande progetto diventato una bella realtà a Empoli, che sta dando vere risposte alle persone: l’Emporio Solidale.

È di questa mattina, mercoledì 30 giugno 2021, la notizia di una nuova collaborazione, di un nuovo legame che si stringe tra Emporio Solidale e gli Orti Sociali, gestiti dalla cooperativa SintesiMinerva.

Una ‘prima’ cassetta di ortaggi, coltivati in Carraia, è stata consegnata per essere subito disponibile per i cittadini. C’erano prevalentemente zucchine e cipolle.

A questo momento erano presenti Valentina Torrini, assessore alle politiche sociali del Comune di Empoli e Cristina Dragonetti, presidente della Cooperativa SintesiMinerva a cui appunto sono stati affidati i 40 orti sociali.

Quattro degli orti sono gestiti direttamente dalla cooperativa per progetti terapeutici ed educativi rivolti a persone con disabilità, e tutti gli ortaggi prodotti in quegli orti, saranno periodicamente consegnati all’Emporio sempre freschi, proprio a km0.

Ma c’è molto di più in questa collaborazione: SintesiMinerva ha anche chiesto la disponibilità agli ‘ortisti’ (a cui sono stati affidati con concessione di cinque anni i restanti appezzamenti che stanno coltivando) di contribuire alla raccolta, ricevendo così ulteriori prodotti per l’Emporio.

Il legame inaugurato oggi tra Emporio Solidale e Orti Sociali rafforza dunque il modello dell’Economia Civile, basato su filiera corta, legami sul territorio, solidarietà e coesione sociale.

«Dagli orti sociali all'Emporio Solidale Empoli la distanza è breve - ha detto Valentina Torrini -. La percorriamo in pochi minuti. La filiera non è mai stata così corta. Quando abbiamo dato vita al progetto degli orti sociali, li abbiamo pensati come luogo in cui stare insieme, favorendo l'incontro tra persone che appartengono a generazioni diverse, ma anche di origine sociale e nazionalità diversa. È bello vedere che gli ortisti e le associazioni che partecipano al progetto, come l'Auser, hanno deciso di mettere a disposizione parte di quanto coltivato per i propri concittadini. Un'iniziativa che nasce dal cuore. Il mio ringraziamento va a loro e alla cooperativa SintesiMinerva che ha stimolato questa collaborazione. Un bell'esempio di economia circolare, solidale e quindi civile».

«Sono contenta di poter presentare il progetto di SintesiMinerva – ha dichiarato Cristina Dragonetti - come concessione degli orti sociali. Da sei mesi ci siamo attivati, avevamo come orizzonte quello di rendere l’orto sociale un progetto di comunità e di fare in modo che la nostra cooperativa sociale potesse essere utile al territorio a Empoli e quindi, ringrazio il Comune per l’opportunità del progetto dell’emporio solidale. Ci è sembrata un’occasione importante per fare in modo di sollecitare i cittadini, le scuole, i nostri stessi orti, le associazioni come Auser che è già nel progetto del negozio solidale per poter conferire qualcosa del raccolto. Questa di stamani è la prima cassetta, la natura sta cominciando adesso a produrre. Quello che noi auspichiamo è che questa collaborazione virtuosa tra diversi soggetti del territorio e l’amministrazione comunale a favore delle fasce più fragili possa continuare e possa essere valorizzata. Personalmente ritengo come presidente di cooperativa che noi facciamo un buon lavoro come cooperative sociali, come imprese, quando ci caliamo veramente nella realtà e nei bisogni e impariamo a dialogare tra attori diversi».

GLI ORTI SOCIALI - Sono 40, divisi in due zone della città: a Carraia e a Ponzano per un totale di circa 1500mq. Hanno una superficie variabile da circa 36 a 40 metri quadrati ciascuno. Parte sono stati assegnati nel corso del 2020 alle scuole per progetti didattici, altri alla Cooperativa SintesiMinerva che li dedicherà a progetti terapeutici ed educativi in collaborazione con le associazioni del territorio. I restanti orti sono invece stati affidati a soggetti per uso familiare.