Giornata contro l'omofobia, i Comuni dell'Unione si colorano: panchine, murale e illuminazioni per dire no alle discriminazioni

Lunedì 17 maggio 2021 alle 11, iniziative in contemporanea in tutta l'area. Il sindaco Cucini: "Tutti uniti nel condannare ogni forma di intolleranza"

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EMPOLESE VALDELSA - Panchine, luoghi simbolo, asfalto, tutti pronti a prendere colore e a testimoniare un impegno forte, quello a dire no a ogni forma di discriminazione. Lunedì 17 maggio, alle ore 11, le amministrazioni degli undici Comuni del'Empolese Valdelsa scenderanno in campo, in contemporanea, per sensibilizzare sui temi affrontati nel ddl Zan e ribadire l'importanza di condannare discriminazione e violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità. 

I sindaci, nelle settimane scorse, hanno approvato nel corso della giunta dell'Unione un atto per celebrare il 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, una data centrale anche nel disegno di legge contro l'omotransfobia, con relatore il deputato Pd, Alessandro Zan il cui testo richiama l'attenzione sulla necessità di provvedimenti normativi che vadano a tutelare i diritti delle persone omosessuali, delle donne e dei disabili e che difendano questi soggetti dai reati cosiddetti d'odio. Adesso, quell'atto è pronto a divenire azione concreta così da lasciare in ogni comune un segno di questa volontà e da promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione, nonché del contrasto dei pregiudizi e delle discriminazioni, nella vita quotidiana di ogni comunità.

E dunque, entriamo nel dettaglio delle iniziative, coordinate dal sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini, delegato alle Pari Opportunità all'Unione dei Comuni, e rese possibili grazie all'impegno di ogni singola amministrazione. A Capraia e Limite, saranno collocati dei cartelli con i colori della bandiera arcobaleno in piazza Cesare Battisti a Limite sull'Arno e in via Allende nella frazione di Capraia, mentre a Castelfiorentino il parco urbano "Gino Bartali" ospiterà una panchina 'arcobaleno'. A Certaldo una panchina colorata sarà collocata vicino alle panchine del 'no alla violenza' in Viale Matteotti, ma, meteo permettendo, non sarà l'unica protagonista del 17 maggio certaldese: l'amministrazione realizzerà un 'tappeto' con i colori della bandiera arcobaleno nella zona pedonale di via 2 Giugno. Testimonial del progetto di sensibilizzazione saranno le panchine colorate anche a Montelupo Fiorentino, in via Marconi, e a Cerreto Guidi dove ne saranno collocate quattro, una in piazza Saint Marcel nel capoluogo, una in via del Ponte nella frazione di Stabbia, una in piazza Tofanelli nella frazione di Lazzeretto e una in via Bellini nella frazione di Bassa. A Empoli, a testimoniare il no alle discriminazioni sarà una panchina dipinta dagli ospiti della Rems nella frazione del Pozzale, mentre a Montespertoli il compito toccherà a una panchina del Parco Urbano e a Gambassi Terme a una panchina di via Galilei. Vinci illuminerà con i colori della bandiera arcobaleno il castello dei Conti Guidi e inaugurerà un manifesto di condanna dell'omofobia, la bifobia e la transfobia che sarà sistemato all'entrata del Comune nella sede di Vinci e in quella di Spicchio-Sovigliana, mentre Fucecchio inaugurerà un murale realizzato sulla facciata di Casa Banti, in piazza La Vergine. Infine, a Montaione sarà inaugurata una panchina 'arcobaleno' nel parco pubblico della terrazza del Belvedere.

"Tutti uniti nel condannare ogni forma di intolleranza, il messaggio centrale del progetto vuole essere questo - sottolinea il sindaco Cucini - E' importante ribadire e sensibilizzare su valori come rispetto e inclusione e crediamo che una iniziativa di area possa aiutare ad accendere l'attenzione su di essi. L'idea poi di realizzare un 'luogo simbolo' permanente per dire no alle discriminazioni in ogni comune vuole rendere questo messaggio ancor più centrale e quotidiano: è fondamentale tutelare i diritti di tutti, non è accettabile che uomini e donne di ogni età o persone con disabilità siano oggetto di aggressioni che, se anche verbali, rappresentano un atto di violenza".

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