I 333 caduti empolesi della Grande Guerra ora cittadini onorari di Vittorio Veneto

Il sindaco Brenda Barnini: «Ricercare i valori positivi del patriottismo contro il riemergere di pericolosi nazionalismi». Cerimonia alla presenza dell’assessore Barbara De Nardi


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EMPOLI – Il nome, tutti i nomi, degli oltre 300 empolesi che sono caduti durante la Prima Guerra Mondiale sono stati scanditi in pubblico questa mattinadomenica 24 febbraio 2019, nella centralissima piazza della Vittoria di Empoli, sotto al monumento ai Caduti della Grande Guerra.

Ai piedi della Statua Alata recentemente restaurata si è svolta la cerimonia per sancire ufficialmente il conferimento della cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla memoria degli empolesi che hanno combattuto nella Grande Guerra (1915-18).

Ognuno di loro, per la precisione sono 333, secondo una ricerca archivistica, è ufficialmente cittadino vittoriese e oggi c’è stata la consegna ufficiale della cittadinanza da parte della rappresentante del Comune,l’assessore al Centenario della Grande Guerra di Vittorio Veneto, Barbara De Nardi, al sindaco del Comune di Empoli, Brenda Barnini.

In piazza erano presenti consiglieri e rappresentanti dell’amministrazione comunale empolese, fra cui il presidente del consiglio Roberto Bagnoli e il consigliere Alessandro Borgherini, dalla cui proposta è nata la cerimonia, essendo in contatto col collega di San Miniato, Michele Fiaschi.

Oltre ai cittadini hanno partecipato le forze dell’ordine, alcune associazioni cittadine, l’associazione Carabinieri e una rappresentanza del Comando Brigata paracadutisti Folgore, 183º Reggimento Nembo con sede a Pistoia.

Il ‘Silenzio’ è stato scandito dalla tromba di Matteo Spolveri, per il Cam. Mentre davvero toccante è stata la lettura, da parte di Riccardo Russo e Francesco Lari, studenti del ‘team Accoglienza’ dell’IIS Ferraris Brunelleschi, del lungo elenco dei caduti.

Una serie di nomi e cognomi che rappresentano il contributo che la Città di Empoli ha dato in termini di dolore, famiglie spezzate e giovani che hanno perso la vita.

In occasione del 100° anniversario della Grande Guerra, il consiglio comunale della città veneta, simbolo della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, ha deliberato di conferire la Cittadinanza Onoraria alla memoria ai caduti del conflitto mondiale 1915-1918.

Pertanto tutti i combattenti che presero parte a quella guerra sono inclusi tra i beneficiari di questa cittadinanza. Oggi si è svolta la cerimonia di conferimento ufficiale.

 

BRENDA BARNINISindaco del Comune di Empoli

«Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a questo monumento per commemorare i caduti della Grande Guerra, ma a 100 anni da quegli eventi non è mai abbastanza ricordare quanto la nostra città abbia contribuito a quella storia. Tante sono state le iniziative della nostra amministrazione comunale per il centenario. Oggi celebriamo un momento fondativo del nostro paese e siamo qui a ricordare loro, quelle persone cadute. Sono loro i veri protagonisti. Simbolicamente i loro nomi sono stati letti da due studenti, perché queste cerimonie devono anche essere un’ opportunità per ricordare e far conoscere ai nostri giovani quegli eventi e cosa hanno provocato. Fu una guerra di trincea dove i nostri cittadini sono morti in giro per la Patria. Grazie a quelle morti è nato il nostro Paese. Con questa cerimonia vogliamo essere tutti un po' più consapevoli che Empoli fu protagonista della Grande Guerra. La memoria di quei caduti ci deve spronare oggi a ricercare i valori positivi del patriottismo contro il riemergere di pericolosi nazionalismi».

 

ALESSANDRO BORGHERINIConsigliere Comunale del Comune di Empoli

«Chiedo un applauso ai trecento cittadini, caduti, che hanno determinato quello che siamo oggi. Attraverso il loro sacrificio si è costruito un pezzo della nostra realtà. La nostra quotidianità passa anche da loro, hanno dato un contributo alla Patria, a questa terra, a questa Città. Si tratta di un passaggio importante, moralmente dovuto, per ricordare con solennità tutti coloro che dalla nostra città hanno contribuito a costruire l’Unità del nostro Paese con il sacrificio della propria vita. La memoria di questi uomini, padri e concittadini è anche utile a tenere sempre presente quanto sia necessario difendere l’importanza ed il ruolo di ogni singolo caduto nella costruzione del nostro Paese. Un sacrifico immane, mai giustificato o giustificabile, ma di grande importanza nella difesa delle Istituzioni come le conosciamo oggi. Se oggiabbiamo uno Stato da difendere, da cambiare e migliorare, lo dobbiamo anche a questi Empolesi che volontari o cooptati pagarono con la vita la loro battaglia per l’Italia. Ringrazio la città di Vittorio Veneto per questa opportunità, trascorsi 100 anni dalla conclusione della grande guerra questo è un esempio di quanto il ricordo di questi uomini non sia mera retorica, ma necessaria testimonianza civile del valore di quel sacrificio».

 

BARBARA DE NARDIassessore al Centenario della Grande Guerra del Comune di Vittorio Veneto

«E' sempre un'emozione partecipare a queste cerimonie.  Vittorio Veneto ha sei milioni di cittadini onorari, sono i caduti nella Prima Guerra. Nel 2017 abbiamo chiuso un cerchio dando loro la cittadinanza onoraria, a caduti e ai reduci. Il Centenario è un lavoro di memoria di cui non possiamo perdere il filo conduttore, anzi, dobbiamo guardare con rispetto alle differenze per non ritornare indietro. Da tutto questo riceviamo sempre un insegnamento. Il nostro compito è non far dimenticare e agire pensando ai valori lasciati in eredità dai milioni di persone che hanno perso la vita».