Il sindaco Brenda Barnini in ricordo delle vittime del Covid: «Resistiamo e guardiamo avanti»

Da Empoli, in Piazza della Vittoria, alle 11, la prima cittadina ha osservato un minuto di silenzio in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi

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EMPOLI – Si è celebrata questa mattina, giovedì 18 marzo 2021, la prima ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime di Coronavirus’.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici.

L’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani – nella figura del presidente, Antonio Decaro, ha invitato tutte le sindache e i sindaci italiani ad osservare un minuto di silenzio alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.

Da Empoli, in Piazza della Vittoria, sotto la bandiera tricolore, in collegamento facebook, allo scoccare delle 11, la prima cittadina, Brenda Barnini, ha osservato un minuto di silenzio.

Barnini ha esortando tutta la comunità a resistere con fiducia e speranza nel futuro per e soprattutto in memoria delle oltre centomila vittime di questa terribile malattia.

Le sue parole.

«Anche Empoli raccoglie l’invito del presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle 100mila e oltre vittime per Covid nel nostro Paese. Ci siamo ritrovati qui a distanza di un anno da quello stesso minuto di silenzio, il giorno in cui a Bergamo più di 70 carri militari portavano via le vittime del Covid in una città straziata, che contava giorno dopo giorno tanti morti. È passato un anno faticoso per tutte le nostre comunità che ancora resistono; cercano di resistere ad una pandemia che nessuno di noi aveva mai vissuto in prima persona e di cui avevamo solo letto sui libri di storia. Un evento che sta mettendo in difficoltà tutti noi. Le famiglie, le imprese, le associazioni. Tutti i cittadini. Però questo deve anche essere un giorno di fiducia e di speranza. Questa mattina il Presidente del Consiglio Draghi è stato a Bergamo assieme al sindaco Giorgio Gori per ricordare quella drammatica giornata di un anno fa ma anche per darci nuovamente conferma che la campagna di vaccinazione sta andando avanti e che nelle prossime settimane verrà accelerata e avremo a disposizione sempre più vaccini. Non deve essere una speranza vana ma una fiducia concreta di cui tutti abbiamo estremamente bisogno per poter continuare a stringere i denti ancora qualche settimana, ancora pochi mesi e poter poi finalmente tornare ad essere liberi e completamente proprietari delle nostre vite.

Oggi però è il momento per fermarci un solo minuto in maniera simbolica,  per ricordare a ciascuno di noi che pur con tutti i sacrifici che stiamo facendo, in realtà, il sacrificio più grande lo hanno fatto quelle centomila persone che sono morte a causa del coronavirus ed è anche soprattutto per la loro memoria, per l’affetto nei confronti dei nostri concittadini e connazionali, che hanno pagato il prezzo più alto in questa battaglia, che dobbiamo resistere, dobbiamo mantenere i nervi saldi e dobbiamo guardare avanti.

GOVERNO - In campo nazionale il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è recato a Bergamo dove alle 11 è stata deposta una corona di fiori al Cimitero monumentale della città. A seguire, al Parco Martin Lutero alla Trucca, è stato inaugurato il Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi.