Illuminazione pubblica, nuovi punti luce in centro città e nelle frazioni

Ecco dove: ponte storico sul Rio Piovola, giardino di Brusciana e zona centrale di Piazza Matteotti

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EMPOLI – La Città di Empoli ha adottato ormai da qualche anno il Piano Comunale di Illuminazione Pubblica, un documento che serve per intervenire sulle migliaia di punti luce presenti sul territorio comunale e raggiungere tempestivamente gli obiettivi nazionali ma soprattutto europei.
Uno degli appalti più importanti andati a gara dell’importo complessivo netto di 7.334.400 euro con la durata del servizio fissata in dieci anni (2019-2029), periodo considerato adeguato per la dimensione dell’investimento che si è aggiudicato Citelum.  
A Empoli sono presenti circa 6376 ‘lampioni’ di cui 5.400 sono già stati sostituiti con corpi di luce a led più performanti, che convogliano il flusso luminoso solo verso il basso, eliminando l’effetto aureola attorno al palo e diminuendo l’alone luminoso e quindi a basso impatto energetico.
Si prevede il completamento della sostituzione entro la fine di questo anno. Consumeranno 1.367 tonnellate di CO2 in meno ogni anno.
Un beneficio economico ma di alto impatto ambientale: a regime i 6.800 punti luce consumeranno, come detto, 1.367 tonnellate di CO2 all’anno in meno con un abbattimento dell’inquinamento luminoso.

Stiamo parlando di uno degli interventi più incisivi per la lotta al cambiamento climatico che vede coinvolto il Comune di Empoli dopo l’adesione al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia avvenuto con l’approvazione del Consiglio comunale nel mese di febbraio. L’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 sul nostro territorio di almeno il 40% entro il 2030.

Di fatto l’amministrazione comunale sta attuando il PCIP e in questi giorni si prosegue dunque con l’efficientamento energetico e l’implementazione dell’illuminazione pubblica. In alcune zone della città, nel centro e nelle frazioni, saranno ben visibili gli interventi fatti di sostituzione lampade e posa di nuovi pali illuminanti.
Aumentare l’efficienza energetica significa soddisfare i fabbisogni dei cittadini che negli spazi urbani non più al ‘buio’, si sentono più sicuri e quindi li vivono con maggiore tranquillità.
La rivoluzione ‘green’ per una Empoli più moderna è cominciata.

Ecco dove sono visibili i nuovi punti luce: al ponte sul Rio Piovola, manufatto storico del 1550 che ne esaltano tutta la bellezza architettonica; nel giardino di Brusciana, dietro il circolo, che vanno a completare quella riqualificazione cominciata col rifacimento degli spogliatoi e nella zona centrale di Piazza Matteotti, che non darà più quella sensazione di insicurezza.

Sul ponte del ‘Piovola’ sono stati messi due nuovi punti luce rigorosamente a led che illuminano tutto l’attraversamento e il colore rossastro dei suoi mattoni e ciottolami, esaltandone la fruibilità.
Nel giardino di Brusciana sono stati messi cinque nuovi punti luce che lo renderanno più vivibile.
In Piazza Matteotti prima c’è stata la sostituzione di otto punti luce, poi sono stati posizionati due nuovi pali con sei proiettori a led, che illumineranno la zona centrale della piazza, al fine di dare un impatto visivo di sicurezza e non più di buio.

A corredo le dichiarazioni degli assessori Antonio Ponzo Pellegrini e Adolfo Bellucci.

«Con questi interventi andiamo a valorizzare ancora di più l’ambiente urbano, quello dei centri storici e delle frazioni, proseguendo nella riqualificazione energetica della città che si sta sempre più ammodernando», il commento di Bellucci.
Prosegue Ponzo: «Il percorso della pubblica illuminazione è partito da molto lontano, perchè amministrare vuol dire avere visione. Oggi con l'aumento dell'energia ci rendiamo conto di quanto il risparmio sia vitale. Se non avessimo fatto questo intervento di transizione energetica, l'aumento dei consumi avrebbe messo in difficoltà i conti del Comune. Invece a suo tempo per i punti luce, abbiamo predisposto un percorso partecipativo che ci ha portato a redigere un Puc, siamo tra i pochi Comuni in Italia ad averlo adottato e questo ha consentito di ascoltare prima, adottare e realizzare poi, ciò che era necessario per i bisogni della città».