Imbrattati i giardini di Via Medaglie d'Oro della Resistenza. La condanna del sindaco Brenda Barnini

"Gesti inqualificabili che la nostra comunità ha il dovere di isolare"

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EMPOLI – «Gli atti vandalici compiuti a Ponte a Elsa, ai giardini di Via Medaglie d'Oro della Resistenza sono un gesto inqualificabile, che l’amministrazione comunale condanna in modo fermo e deciso. Aver imbrattato la lapide che ricorda Dino Selmi, uno dei tre deportati di Ponte a Elsa durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre ad altri danni come il danneggiamento di un lampione e l’accensione di fiamme sulla pavimentazione, sono atti dai quali emergono inciviltà e assenza di rispetto per i beni pubblici. Gesti che la nostra comunità ha il dovere di isolare. La Città di Empoli non si riconosce in questi comportamenti che purtroppo danneggiano e deturpano tante altre aree del nostro paese: giardini, giochi per bambini, muri e altri oggetti del patrimonio pubblico. Pubblico significa di tutti».
È il commento del sindaco di Empoli, Brenda Barnini, dopo l’azione denunciata dal consigliere comunale di Ponte a Elsa Alessio Mantellassi tramite facebook.

«Colgo l’occasione per ricordare la campagna a cui ho aderito come sindaco e come Comune di Empoli. Stiamo raccogliendo firme necessarie per il deposito ufficiale della proposta di legge di iniziativa popolare in Parlamento per introdurre un’ora alla settimana di educazione alla cittadinanza, come disciplina autonoma con propria valutazione, nei curricoli e nei piani di studio di ogni ordine e grado. In questo momento emerge ancora di più l’esigenza di trovare strumenti per battere l’inciviltà che causa degrado».