Ecco i Jazz festival eco sostenibili. L’associazione di Empoli fra i promotori. Il sostegno dell’amministrazione

Si chiama ‘Jazz Takes The Green’. Gli assessori Giulia Terreni e Massimo Marconcini: «Un plauso per questa iniziativa che ci vede da tempo impegnati»

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EMPOLI – L’associazione empolese Empoli Jazz è tra i fondatori della prima rete italiana dei jazz festival sostenibili. Si chiama ‘Jazz Takes The Green’.
Prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green: il jazz italiano, per il suo storico radicamento nei territori e per la sua vicinanza alle dinamiche sociali, ha mostrato negli ultimi tempi una spiccata sensibilità verso le problematiche del nostro tempo, prendendo sempre più spesso chiare posizioni su come la musica possa rappresentare ed essere vissuta in chiave di responsabilità sociale.
Costituita da 17 festival distribuiti geograficamente tra 11 regioni, da Nord a Sud, Jazz Takes The Green è una iniziativa sorta grazie alla sinergia tra Green Fest, Fondazione Ecosistemi e I-Jazz, associazione che riunisce la maggioranza di festival jazz italiani.

Le basi sono state poste lo scorso giugno durante un convegno che, nel vedere la partecipazione di esperti in materia di contenimento dell’impatto ambientale degli eventi di spettacolo dal vivo, è partito dall’assunto che fare e proporre musica, e quindi muovere persone e impegnare risorse economiche, non può oggi prescindere dall’assumersi l’impegno di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la tutela dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Tutto ciò con lo scopo di condividere con il pubblico le buone pratiche.

Filippo d’Urzo, direttore artistico di Empoli Jazz: «Siamo molto orgogliosi come Empoli Jazz, primi ed unici in Toscana,  ad aver contribuito alla nascita della prima rete nazionale dei festival jazz ecosostenibili "Jazz Take The Green" insieme ad altri 16 Festival Italiani, l’Ass. Nazionale I-Jazz,  la capofila Fano Jazz e la Fondazione Ecosistemi, che ringraziamo per il lavoro svolto e che svolgeranno. Abbiamo sempre posto molto attenzione all’aspetto green finora, soprattutto con il riuso degli allestimenti (da oltre10 anni usiamo gli stessi), gli orari dei concerti coordinati con gli orari dei treni, (anche per il ritorno), utilizzo di impianti audio-luci a bassa richiesta di energia, far arrivare i musicisti in treno alla stazione di Empoli quando possibile, e tante altre piccole buone pratiche green».
 

«Non possiamo che fare un plauso per questa iniziativa. In piena pandemia, con i concerti e le attività musicali in pubblico sostanzialmente bloccate – fanno notare gli assessori alla cultura Giulia Terreni e all’ambiente Massimo Marconcini alcuni professionisti hanno avuto la sensibilità di costruire un gruppo di lavoro che si impegni a organizzare sempre più eventi eco sostenibili, a basso impatto ambientale. L’amministrazione comunale, impegnata nell’organizzare manifestazione plastic free e progetti verso una Empoli ‘Carbon Neautral’, sosterrà questa iniziativa e ringrazia gli organizzatori del Jazz Festival locale, nella speranza che prima possibile ci si possa ritrovare tutti in presenza di fronte ai concerti nelle più belle location cittadine».

Fanno parte di Jazz Takes The Green i seguenti festival raggruppati per regione: Ambria Jazz Festival, Bergamo Jazz e Associazione 4.33 (Lombardia), Sile Jazz (Veneto), Parma Jazz Frontiere (Emilia-Romagna), Gezmataz (Liguria), Fano Jazz By The Sea e Risorgimarche (Marche), Empoli Jazz Festival (Toscana), Gezziamoci (Basilicata), Locus Festival e Think Positive (Puglia), Peperoncino Jazz Festival (Calabria), Festivalle dei Templi e Battiati Jazz Festival (Sicilia), Time In Jazz e Musica sulle Bocche (Sardegna).

Gli aderenti a Jazz Takes The Green si sono dati l’obbiettivo di favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green, grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) elaborati nell’ambito del Progetto GreenFEST - Green Festivals and Events through Sustainable Tenders, ed elencati in una apposita Check List. Fra i criteri ambientali “di base” figurano: riduzione del consumo di risorse naturali; mobilità sostenibile; consumi energetici; gestione rifiuti; eliminazione dell’uso della plastica; utilizzo di allestimenti scenici creati con materiali ecocompatibili; la scelta delle location in cui si svolgono i festival.