La musica è pace: il Centro Busoni a sostegno del popolo ucraino

Venerdì 18 marzo alle 21 sul palco l’Orchestra della Toscana, con due artisti di levatura internazionale: Ryan McAdams e Pietro De Maria

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EMPOLI – La musica è pace e va oltre confini e conflitti. Il prossimo appuntamento della stagione concertistica Busoni, in programma venerdì 18 marzo 2022, alle 21, al PalaEsposizioni, sarà a sostegno del popolo ucraino. Una parte del ricavato verrà devoluto alla Misericordia di Empoli per i progetti di aiuto che sta mettendo in campo. 
Sul palco l’Orchestra della Toscana con due artisti di levatura internazionale: il direttore Ryan McAdams e il pianista Pietro De Maria.

Quaranta anni appena compiuti, una collezione di prestigiosi traguardi sia in Europa che in America, Ryan McAdams, è uno dei direttori più versatili e interessanti della sua generazione. Particolarmente incline alla musica d'oggi, ha come incarico principale la guida del Crash Ensemble, il più importante gruppo musicale irlandese di musica contemporanea e ha diretto pagine di jazzisti come John Zorn e Wynton Marsalis, e di Jonny Greenwood dei Radiohead. 
Proprio sulla musica d'oggi, sostiene McAdams: «è un dovere morale trasmettere alla comunità un sapere legato al presente». Così, dopo i concerti al New Music Dublin 2020 torna all'ORT dopo quattro anni, e si confronta in questa nuova produzione con il brano contemporaneo Strum della connazionale Jessie Montgomery.

A seguire, il virtuosismo di Pietro De Maria, pianista riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnica preziosa, imparata nella scuola di Maria Tipo, e nominato artista in residence dell'ORT. E con l'ORT ci porta con il Concerto n.2 nelle sonorità di Camille Saint-Saëns, pianista enfant terrible al Conservatorio di Parigi, subito lanciato in una carriera concertistica che lo portò in tutto il mondo (Egitto, dove morirà nel 1921, India, Estremo Oriente, le due Americhe). Il catalogo di Saint-Saëns come compositore abbraccia linguaggi diversi dal neo-barocco all’esotismo, ma la modernità del suo lavoro squisito viene qui esaltata dall'accostamento con il brano contemporaneo di apertura, perché, come dice lo stesso De Maria, anch'egli – come McAdams – promotore della musica del presente: «la musica del nostro tempo aiuta a sentire la modernità delle opere composte nei secoli precedenti».
In chiusura, il programma scivola così verso il Romanticismo con la 'novità' che fu di Mendelssohn nella sua Sinfonia Scozzese: raggiungere unitarietà, legando i quattro movimenti classici, imponendo al direttore, una volta alzata la bacchetta, di non abbassarla fino all’ultima nota. La sinfonia è un’evocazione in note di una terra che il compositore tedesco frequentò spesso e amò molto. Nella Scozia scorgeva la quintessenza del paesaggio romantico: il clima instabile, brumoso, le tempeste, il mare in burrasca, il fascino arcano delle voci delle cornamuse. La scintilla che fece
nascere la partitura fu la visita compiuta nel 1829 alle rovine della cappella in cui era stata incoronata Maria Stuarda, la cui tragica vicenda biografica – rievocata al pubblico ottocentesco dal dramma di Schiller – aveva già acceso la fantasia di Mendelssohn.

LA MUSICA A SOSTEGNO DELL’UCRAINA - Come detto una parte dell’incasso del concerto sarà devoluto alla Misericordia di Empoli che ha attivato una serie di progetti a sostegno del popolo ucraino: da una raccolta fondi, alla raccolta dei beni di prima necessità e al dare la disponibilità per offrire abitazioni per l’accoglienza di famiglie ucraine.
La presidente e il direttore del Centro esprimono la propria vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo conflitto, nella speranza che cessi al più presto.

Per ulteriori informazioni contattare il Centro studi musicali “Ferruccio Busoni” al numero telefonico 0571 711122, oppure, inviando una email csmfb@centrobusoni.org e di seguire i rispettivi canali social.

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