L'arte va oltre la disabilità, tre giorni di "Ricordi in materia"

L'associazione Abbracciami ha organizzato un workshop per ragazzi autistici: le opere realizzate diverranno mostra

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EMPOLI - "Ricordi in materia", ovvero tre giorni dedicati all'incontro, nel senso più ampio. Incontro con l'arte, incontro con l'altro. Si sono svolti nei giorni scorsi negli spazi del Centro accoglienza di Empoli, grazie a un'idea dell'associazione Abbracciamo Aps, guidata dalla presidente Sabina Marmeggi: con la collaborazione della cooperativa Colori, che ha messo a disposizione i locali, e il patrocinio del Comune di Empoli, i genitori che fanno parte dell'associazione, costituita da famiglie di bambini e ragazzi autistici, hanno dato vita a workshop artistico-espressivi guidati dall'artista Marco Angelini. Workshop per ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Ognuno dei partecipanti ha seguito il suo percorso personale, partendo dall'utilizzo di un oggetto a lui caro per poi arrivare alla realizzazione dell'opera artistica. Le opere, realizzate attraverso un'esperienza sensoriale e creativa, saranno esposte in una mostra.

Duplice l'obiettivo del progetto, coordinato da Anna Maria Cardini: da un lato, permettere a tutti i presenti di esprimersi attraverso il canale comunicativo dell'arte, dall'altro incrementare la sensibilità e la consapevolezza della comunità rispetto all'autismo e alle altre neurodivergenze. Per questo, le tre giornate fra tele, colori, pennelli e fantasia, con il sostegno di educatori specializzati, insegnanti e famiglie, saranno 'riassunte' in un video che permetterà di condividere e far rivivere questa esperienza in vari contesti territoriali. Una sorta di testimonianza per raccontare un progetto, i suoi protagonisti e le sue motivazioni. "L'idea di questo progetto - ha spiegato la referente Anna Maria Cardini - ci è venuta pensando ai nostri ragazzi: hanno difficoltà a livello comunicativo, caratteristica tipica delle persone nello spettro autistico, perciò abbiamo pensato che attraverso l'arte, un canale comunicativo potentissimo, potessero esprimere con più facilità la loro interiorità. Abbiamo incontrato sul nostro cammino l'artista romano Marco Angelini che ha sposato immediatamente questo progetto e abbiamo dato il via a questa iniziativa, sperimentale sotto ogni punto di vista. Un progetto bello anche perché ci ha permesso di coinvolgere le famiglie dei nostri ragazzi, fin dalla scelta dell'oggetto dal quale è partito il percorso artistico, e perché c'è stato un coinvolgimento spontaneo degli educatori professionali del territorio i quali hanno accettato con grande entusiasmo questa proposta, divenuta realtà con il sostegno del Comune e della cooperativa Colori".

All'inaugurazione della tre giorni, "ospitata con gioia negli spazi della cooperativa", come sottolineato dalla direttrice generale di Colori, Simona Tinti, è intervenuta l'assessora alle Pari opportunità, Valentina Torrini, per incontrare ragazzi e organizzatori e portare i saluti dell'amministrazione comunale. "Ci tengo a ringraziare questi genitori meravigliosi, babbi e mamme che hanno messo a disposizione l'amore che hanno verso i propri figli e dato vita a un'associazione che, insieme alle altre che già esistevano, ci aiuta ogni giorno a creare una città sempre più inclusiva - ha sottolineato -  Attraverso l'arte, i ragazzi con disturbo dello spettro autistico trovano nuovi modi per esprime se stessi e noi, grazie ai loro lavori, conosciamo meglio il mondo che ci circonda, in cui ciascuno di noi ha un valore inestimabile da mettere a disposizione della collettività. E' questo che poi genera ricchezza".

A ribadire l'importanza del progetto anche l'artista, guida per i partecipanti, non nuovo a percorsi di inclusione. "Ho partecipato a vari progetti - ha raccontato Angelini - Questo empolese è un nuovo e interessante step. Credo fermamente che l'arte sia mezzo terapeutico per la crescita e il recupero della consapevolezza".