Lettura 'senza barriere', nei nidi e nelle scuole dell'infanzia arriva "Il Chebicchè" in Comunicazione aumentativa alternativa

La nuova versione dell'albo filo conduttore del progetto continuità nido - scuola dell'infanzia entrerà in tutte le classi grazie a una donazione

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EMPOLI - A ogni sezione dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia del territorio, la sua copia in Comunicazione aumentativa alternativa della storia "Il Chebicchè, sembra ma non lo è". L'albo per bambini che racconta di un curioso squaletto nato dalla fantasia di un bambino, Pietro, e diventato libro grazie alla mamma di Pietro, Lucia, nei mesi scorsi scelto come testo guida per il progetto continuità nido - scuola dell'infanzia promosso dal Comune di Empoli, è infatti più inclusivo che mai.

L'autrice dell'albo ha elaborato lo stesso libro in una forma di espressione CAA per facilitare l'accesso al racconto e la lettura autonoma da parte di bambine e bambini con bisogni comunicativi complessi e per sensibilizzare ogni possibile lettore nell'uso della comunicazione aumentativa come tecnica a supporto della lettura affinché possa diventare strumento di uso comune. Una volta completata la 'traduzione', l'autrice ha deciso di donare al Comune tante copie della nuova versione dell'albo quante sono le sezioni del servizio educativo pubblico e privato e della scuola dell'infanzia statale e paritaria del territorio.

IL PROGETTO CONTINUITA' - Proposto da Elisa Bertelli, coordinatrice pedagogica del Comune di Empoli, ha come obiettivo accompagnare i bambini e le bambine nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia, dando vita a un filo rosso, fatto di conoscenza reciproca e di esperienze di gioco condivise che il bambino avrà la possibilità di ritrovare nel nuovo contesto. Queste esperienze permettono ai bambini 'grandi' del nido di entrare nella nuova realtà con più sicurezza, perché hanno già sperimentato in precedenza le uguaglianze e le differenze tra i due ambienti in termini di spazi, tempi, routine, materiali di gioco, gruppi di cui far parte e adulti di cui fidarsi.  Il tutto sfogliando l’albo illustrato “Il Chebicché” e attraverso la lettura, presente sia al nido sia alla scuola dell’infanzia in tanti momenti della giornata educativa. Le storie e i libri suscitano interesse nei bambini laddove smuovono emozioni e queste rendono le esperienze significative. E l'albo dello squaletto Chebicché, una storia che parla di emozioni, di delusione, di rabbia ma anche di empatia e di amicizia, è risultato davvero prezioso per questo percorso che vede protagonisti, fin dai mesi scorsi, i bambini appartenenti alla fascia di età 'grandi' del nido e alla sezione dei 4 anni della scuola dell’infanzia.