L’olivo ‘salvato’ di viale Boccaccio ci ricorderà per sempre l’impegno di Gino Poli

Da pochi giorni, per le sue amorevoli cure all’albero, gli era stata dedicata una targa. Poco dopo si è spento in casa, insieme alla sua famiglia

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EMPOLI – Quello che doveva essere un momento di ringraziamento diventa un momento di ricordo. Così l’olivo di viale Boccaccio, ‘salvato’ da Gino Poli, 82 anni, scomparso nella notte di venerdì 12 marzo, nella propria abitazione, nell’abbraccio amorevole della sua famiglia, diventa per sempre il suo olivo.

I funerali si svolgeranno alle 15 di domani, lunedì 15 marzo, nella chiesa di Santa Maria a Ripa nel rispetto delle vigenti misure anti contagio.

La storia di Gino e del suo olivo resta unica e bella, vale la pena raccontarla per ricordare il suo impegno per sempre. Una storia umana, di umiltà, amore e cura per l’ambiente che ci circonda.

Accade molti anni fa, nel silenzio che ha accompagnato gesti e azioni continui di un signore, Gino Poli, empolese, che dal 1970 ha abitato nella zona dell’Ospedale San Giuseppe, in viale Boccaccio, proprio davanti a ‘Casa Gazzarri’ – Centro Salute Mentale dell’Asl – insieme alla sua famiglia.


Camionista prima, ha avuto un negozio di alimentari davanti all’ospedale dopo, poi, fino allo scorso dicembre ha fatto l’ambulante con un furgoncino di vendita di formaggi, ancora nelle mente di molti empolesi e non solo.

Erano gli anni dei grandi lavori per la costruzione dell’Ospedale cittadino che poi venne inaugurato proprio negli anni settanta e Gino in mezzo a tanta movimentazione, gru, polvere e quant’altro, pose lo sguardo su un fusto di olivo.

Padre di due figlie, Sandra e Isa, felicemente sposato con Luana, non ci pensò un attimo e chiese agli addetti di non tagliarlo perché un giorno, quell’olivo, sarebbe cresciuto e diventato forte.

Così è stato. A distanza di cinquant’anni, vent’anni delle sue attenzioni e cure, quel fusto che recintò e di fatto salvò da una brutta fine, è davvero diventato un gran bell’albero, rigoglioso, in salute, patrimonio di tutti gli empolesi che, passando da quel giardino, possono ammirare e apprezzare.

Per questo la Asl Toscana Centro insieme al Comune di Empoli, pochi giorni fa, mercoledì scorso, ha voluto dedicare a Gino Poli una targa come segno di attenzione e rispetto verso ciò che in umiltà e solo con la forza dell’amore per il bene comune, ha fatto in tanti anni.

Così è stato organizzato un momento per consegnargli la targa, accompagnato dalla sua amata famiglia, sempre nel rispetto delle disposizioni che il momento attuale richiede.

Dall’Asl era arrivata una lettera di ringraziamento a firma di Silvia Guarducci, direttore dell’ospedale ‘San Giuseppe’. Era presente anche Fabio Barsottini, vicesindaco del Comune di Empoli, tra gli altri, che ha descritto così l’opera umana, silenziosa ma grande di Gino Poli che ci ha lasciati ma che il suo olivo ci farà ricordare per sempre.

«Gino Poli è una persona che per molti anni ha curato questo ulivo vicino all’ospedale di Empoli. Un ulivo non suo, ma di tutti. Questo è il racconto di un umile e silenzioso impegno con il quale Gino sembra volerci trasmettere l’importanza di partecipare tutti al bene comune. Ne abbiamo tanto bisogno. Grazie ancora Gino!».

COSA RACCONTA LA TARGA

A GINO POLI

“Grazie alla sua dedizione e alle sue amorevoli cure, questo ulivo è cresciuto rigoglioso e forte. Un simbolo di pace, speranza e bellezza di cui ora tutti possono godere”.