Alessio Mantellassi: «La nostra città ha un profilo chiaro, netto, di essere democratica e antifascista e dobbiamo essere casa plurale di tutti»

Il presidente del consiglio comunale alla cerimonia in Piazza 24 Luglio per ricordare la fucilazione per mano nazi-fascista di 29 cittadini empolesi

Alessio Mantellassi: «La nostra città ha un profilo chiaro, netto, di essere democratica e antifascista e dobbiamo essere casa plurale di tutti»

EMPOLI - Questa mattina, sabato 24 luglio 2021, si è tenuta la commemorazione del settantasettesimo anniversario dell’eccidio del 24 luglio 1944, avvenuto a pochi passi da piazza Farinata degli Uberti e dal centro, in quella che si chiamava Piazza Ferrucci, la piazza del mercato. Ventinove cittadini empolesi furono fucilati per rappresaglia da mani naziste. Un evento che porta ancora il peso del grande dolore che segnò la storia di questa città.

È stata prima celebrata la santa messa nella chiesa di Sant’Agostino, in via dei Neri, scelta non soltanto per motivi organizzativi ma perché rappresenta uno dei luoghi che fu colpito dal passaggio della guerra con la caduta del campanile sul teatro cittadino empolese, il ‘Tommaso Salvini’, che era dove adesso c’è il cinema La Perla.
La messa è stata officiata dal proposto Don Guido Engels a suffragio dei caduti, che ha rivolto, attraverso le letture, parole di condivisione, pace, giustizia e collaborazione a tutti i presenti.
Erano presenti rappresentanti della Giunta comunale di Empoli, cittadini, rappresentanti dei vicini Comuni di Montelupo Fiorentino, Fucecchio, Vinci, delle Forze dell’Ordine - Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, sempre presenti; il senatore Dario Parrini, associazione dei carabinieri, ANED Empoli, Misericordie, Spi Cgil, ANPAS TOSCANA, AUSER Empoli, Pubbliche Assistenze Riunite Empoli, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze.

Dopo la messa, è partito il corteo con in testa il gonfalone comunale che ha raggiunto piazza 24 luglio dove è intervenuto Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli con delega alla cultura della memoria, dopo aver deposto una corona d’alloro alla Lapide-Ricordo: «Questa piazza era piazza del mercato, la piazza della frutta, poi è diventata dopo quel gesto, Piazza XXIV Luglio. Quando l’amministrazione comunale ha voluto restaurarla in terra è stato scritto proprio il suo nome. Questo luogo è in costante trasformazione. Tutti gli anni vediamo l’evoluzione di un qualcosa di diverso. Oggi il palazzo dell’ex sert che si sta pian piano trasformando e sta tornano a nuova vita con funzioni a servizio del centro storico e non solo e la targa che ricorda i ventinove fucilati che è tornata ad essere chiara e leggibile.  Significa che questo luogo nella capacità di cambiare pelle e stare comunque nel tempo ha saputo mantenere la propria identità e la propria storia, cioè il 24 Luglio del ’44. Credo che non ci sia miglior modo di fare memoria se non questo. Non fossilizzare i luoghi sotto una teca ma di renderli vivi con il passaggio della nostra vita quotidiana. Questo è il senso di mantenere legata questa piazza alla storia e rendergli omaggio con le vite di ognuno di noi. Tra pochi giorni sarà liberata Monterappoli, la prima parte della città che vedrà la libertà. Lì sarà istituito il Comune libero Empoli e da lì inizia lo sforzo per arrivare alla liberazione totale della città il 2 settembre. L’importanza di sottolineare i luoghi dove passiamo tutti i giorni. Non siamo disponibili a mettere in dubbio la nostra identità e dopo 77 anni il 13 settembre faremo un Consiglio Comunale aperto per ricordare la liberazione della città e di Empoli. Perché quella tappa, quella fase deve essere un momento condiviso di tutta la città che festeggia la fine della tirannia e l’inizio della fase democratica. La nostra città ha un profilo chiaro, netto, di essere democratica e antifascista e dobbiamo essere casa plurale di tutti, perché essere consapevoli della nostra identità non è uno strumento per aggredire e chiudersi ma per essere consapevoli nel confronto con l’altro.
Empoli è chiara e salda in quei confini e se noi vogliamo andare nel futuro e i cantieri ce lo dimostrano, dobbiamo sapere da dove veniamo. È una città di pace, di generosità, che ha saputo resistere, che ha saputo mettersi a servizio degli altri, che ha visto in tante ragazze e ragazzi, donne e uomini difendere quel grande spirito di servizio che fa parte del nostro essere di cui siamo profondamente orgogliosi. Viva Empoli democratica e Empoli antifascista».

La cerimonia di commemorazione si è conclusa con l’inno di Mameli.

Questi sono i nomi delle vittime dell’eccidio del 24 luglio 1944

Bagnoli Luigi 61 anni, Bargigli Bruno Mario 22 anni, Bartolini Guido 28 anni, Bitossi Arduino 60 anni, Boldrini Orlando 64 anni, Capecchi Pietro 50 anni,  Cerbioni Bruno 18 anni, Cerbioni Francesco 66 anni, Cerbioni Giulio 28 anni, Chelini Gaspero 46 anni, Chelini Gino 52 anni, Ciampi Giuseppe 55 anni,  Ciampi Pietro 48 anni, Ciampi Virgilio 51 anni, Cianti Giulio 55 anni, Gimignani Pasquale 55 anni, Gori Corrado 64 anni, Martini Giulio 66 anni, Martini Pietro 59 anni, Morelli Dario Gino 56 anni, Nucci Palmiro 56 anni, Padovani Gaspero 78 anni, Parri Alfredo 34 anni, Parrini Antonio 56 anni, Peruzzi Carlo 62 anni, Piccini Gino 48 anni, Pucci Alfredo 51 anni, Taddei Gino 38 anni, Vizzone Domenico 45 anni.