Mauro Ristori, da un gigante dell’architettura e urbanistica, un grande lascito alla città di Empoli

Brenda Barnini: «Leggere questa pubblicazione significa scoprire e riconoscere buona parte di ciò che sta dietro alla città che tutti noi viviamo»

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EMPOLI - Mauro Ristori raccontato attraverso la sua opera, il suo impegno, la sua passione, la sua profonda conoscenza, la sua attenzione, la sua ‘mano’. La sua visione.
Un gigante dell’architettura storica e dell’urbanistica, il grande lascito alla città di Empoli di cui è ‘firma’ di molti progetti importanti che hanno dato vita alla città che conosciamo come la vediamo oggi, opere pubbliche che ne hanno cambiato il volto in epoca moderna e che tuttora sono parte importante del territorio e del vissuto urbano.
L’architetto Ristori è stato enunciato con affetto indelebile, aneddoti, curiosità, al Cenacolo degli Agostiniani, venerdì 11 marzo 2022, con la presentazione del primo volume della pubblicazione "Il disegno e i colori della città", Editori dell’acero 2021, a cura della figlia Sandra Ristori.
Sono intervenuti Brenda Barnini, sindaco di Empoli; Mauro Guerrini, presidente della Società Storica Empolese; la figlia; Giovanni Guerri; Franco Mori e Rossana Ragionieri.

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«Questo libro parla interamente della nostra città dal punto di vista storico, architettonico e di quella mano bella visibile che ha dato forma a gran parte dei luoghi pubblici che oggi ci ritroviamo – ha affermato il primo cittadino -.  Le scuole dove vanno i nostri bambini. Leggere questa pubblicazione, un dono alla città della figlia Sandra, significa scoprire e riconoscere buona parte di ciò che sta dietro alla Empoli che tutti noi viviamo. Questo è un grande lascito per la nostra città da cui attingere e trarre ispirazione per il futuro. Quando iniziammo a discutere del progetto di rigenerazione urbana, Hope, Franco Mori mi disse che una delle idee che Mauro avrebbe voluto concretizzare e non ci riuscì, era il collegamento tra Via Paladini e Piazza del Popolo. L’apertura di quello spazio, è stata nei fatti l’idea fondativa di tutto il progetto Hope, su cui si sono misurati giovani architetti, prima come studenti universitari, ora parte integrante della squadra che lavora alla realizzazione di quel progetto e grazie a quell’innesco di visione, possiamo dire che è figlio anche ‘suo’ come una dimostrazione delle cose che l’architetto Ristori ha saputo imprimere nella nostra città. Mauro possiamo dire che non ha eguali, la sua opera e il suo lavoro hanno fatto sintesi nella ‘cité’ e nella ‘ville’. La grande sfida che abbiamo oggi è di rigenerare i luoghi e fare in modo che i nuovi stili di vita, i nuovi bisogni dei cittadini, ritrovino eguale equilibrio e bontà nella rivisitazione dei nuovi spazi».

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Mauro Guerrini ha parlato dell’architetto come un grande funzionario per quarantacinque anni del Comune di Empoli, un geometra diventato poi, responsabile dell’ufficio urbanistica.
«In due parole – ha detto Guerrini – Mauro è stato competenza e professionalità scientifica».
Giovanni Guerri e un Mauro Ristori nel verde e nei colori della sua Empoli.
Il contributo di Franco Mori è stato sul collega amico, fonte inesauribile di ispirazione, di conoscenza, del progettista per eccellenza, il suo disegno ‘tecnico’ che diventava un ‘quadro’.
Ha concluso Rossana Ragionieri parlando dell’architetto e della suggestione che le trasmetteva, del verde e del giardino unico che aveva e di cui non si stancava mai di parlare. Di lui maestro e lei allieva.

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La curatrice Sandra Ristori, archeologa e figlia dell'architetto Ristori, etruscologa e con all'attivo una nutrita esperienza di scavo, ha svolto attività presso la Soprintendenza archeologica per la Toscana, autrice di molte pubblicazione e articoli su riviste e periodici a tema archeologico, e co-attrice del libro "Giuliano Vanghetti. Un medico tra scienza e coscienza".

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