Memoria e futuro, il gemellaggio con St. Georgen an der Gusen si consolida

Il presidente del consiglio comunale empolese, in visita nella cittadina austriaca, ha fatto il punto su progetti e attività

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EMPOLI - In occasione del Viaggio della memoria, organizzato dall’Aned dell’Empolese Valdelsa, il Comune di Empoli, rappresentato dal presidente del consiglio comunale, ha incontrato la delegazione della cittadina austriaca di St. Georgen an der Gusen. St. Georgen an der Gusen ed Empoli fin dal 1997 sono legate da un patto di gemellaggio, rinnovato nel 2017, un legame che quest'anno ha compiuto venticinque anni nel segno della memoria e della volontà di non dimenticare: nel territorio della cittadina austriaca sorgeva infatti il campo di Koosen 2, dove hanno trovato la morte molti toscani e fra loro anche cittadini dell'Empolese Valdelsa.

Il presidente del consiglio comunale empolese, nei giorni scorsi, ha avuto la possibilità di salutare l’attuale sindaco in carica, Andrea Derntl, e i due precedenti sindaci dalla firma del gemellaggio, Rudolf Honeder ed Erich Walh. All’interno della Casa della memoria di Gusen, da poco inaugurata, la delegazione del Viaggio della memoria ha potuto pranzare e conoscere il nuovo sindaco il quale ha manifestato la piena e convinta volontà di proseguire il rapporto con la città di Empoli e tutte le attività collegate al patto di gemellaggio. Successivamente, il presidente del consiglio comunale e il sindaco di St. Georgen, insieme al presidente dell’Aned Roberto Bagnoli e ad altri rappresentanti della città austriaca, hanno fatto il punto sui progetti in corso per le scuole empolesi e austriache legati al patto di gemellaggio. In modo particolare, l'incontro è stata l’occasione per monitorare lo sviluppo di due progetti europei che vedono collaborare Comune di Empoli e di St. Georgen e immaginare la programmazione del futuro Viaggio della memoria e di altri eventuali scambi fra le due scuole, con il sindaco austriaco pronto a manifestare la volontà di venire presto a Empoli per conoscere la città, per approfondire la conoscenza del progetto Investire in democrazia e per visitare la Casa della Memoria.

Il presidente del consiglio comunale empolese, intervenuto in occasione della cerimonia internazionale al memoriale, ha sottolineato che, dopo due anni di pandemia, c'era un forte desiderio di essere presenti, seppur senza gli studenti che torneranno al Viaggio della memoria il prossimo anno. Forte la necessità di riattivare il rapporto e la relazione con le comunità e i territori dove molti nonni italiani ed empolesi, anche per responsabilità di fascisti italiani, sono stati portati e sono deceduti. Una terra in cui sono germogliati i semi anche della democrazia italiana e quindi dei diritti e della libertà. Concludendo, ha poi evidenziato che Empoli e St. Georgen, che camminano insieme da 25 anni, hanno dato e daranno un grande esempio di pace.

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