Minacce al sindaco su facebook, Brenda Barnini: «I social siano strumento di confronto e non agone dell’odio»

«Diffamazioni e minacce sui social sono un reato per il quale si può essere perseguiti e sanzionati»

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EMPOLI – Il sindaco di Empoli Brenda Barnini interviene dopo la notizia diffusa dalla Questura di Firenze sulla identificazione di due individui che sarebbero gli autori di minacce via social network nei confronti della sua persona:

«Innanzitutto voglio ringraziare le professionalità che hanno svolto le indagini. A partire da Alessandra Belardini, dirigente della Polizia Postale di Firenze, tutti i suoi collaboratori, la digos di Firenze, il commissariato di Empoli e il dirigente Francesco Zunino e la procura fiorentina nella persona del sostituto procuratore Giovanni Solinas. Il loro lavoro investigativo è stato premiato e questo deve far riflettere tutti coloro che attraverso i social network o internet in generale offendono e minacciano. Bisogna che passi in modo sempre più chiaro il messaggio che le offese, le diffamazioni e le minacce fatte sui social sono un reato per il quale si può essere perseguiti e sanzionati. È indispensabile che i mezzi di comunicazione vengano utilizzati in modo corretto e consapevole come strumento di confronto e non come agone dell’odio. Dialogo e confronto democratico devono essere il nostro punto di riferimento».

La notizia dalla Questura di Firenze