In oltre 500 per don Renzo Fanfani: sala gremita, emozioni e ricordi al 21° Sant'Andrea d'Oro

La consegna del sindaco al cinema La Perla

 

EMPOLI – «Per aver rappresentato una guida morale e spirituale per tutta la comunità empolese interpretando pienamente il senso profondo di identità civile e l’orgoglio di appartenere ad una comunità che, glorificando chi si impegna per lei, esalta in realtà tutta se stessa» – questa la motivazione scritta sulla pergamena della 21a edizione del ‘Sant’Andrea d’Oro’, la massima onorificenza conferita dalla Città di Empoli. Oltre 500 persone erano presenti per assistere nella sala cinematografica de ‘La Perla’, oggi pomeriggio, domenica 30 novembre, festa del Santo Patrono, alla cerimonia di consegna del riconoscimento a don Renzo Fanfani.

Tante le persone che sono volute esserci per affetto, esserci per aver vissuto con Renzo Fanfani momenti di vita importanti. Il ‘prete operaio’, sacerdote a Tinaia e Avane, oltre che per la sua straordinaria umanità e ospitalità, è conosciuto per le sue battaglie a favore dei diritti civili e per la sua gioventù in fabbrica da vetraio e fabbro.

E’ stato il sindaco Brenda Barnini a consegnargli la onorificenza.

 

La cerimonia è stata caratterizzata da una serie di interventi che hanno delineato la figura del sacerdote.

 

A Maria Teresa Delogu, della Compagnia Giallo Mare Minimal Teatro, il compito di aprire questa domenica speciale con la lettura di un brano di Liliano Bartolesi (ex sindacalista ed ex sindaco di Vinci, presente in sala), dal titolo ‘Il prete operaio’, tratto dal suo libro ‘La festa del 1à Maggio’..

Sono seguiti poi gli interventi di Don Luigi Sonnenfeld (prete operaio di Viareggio), di Don Guido Engels, proposto di Empoli, di Paola Sani che ha raccontato il don Renzo Fanfani di Tinaia e delle sue esperienze nella frazione di Avane dal 1987 al 2007 con accenni alla intervista a cura di Alberto Cheti, “Dio, una possibilità d’avventura”.

 

Dalle letture alla proiezione del cortometraggio “Renzo Fanfani, un pastore tra noi”, regia del professor Paolo Capezzone, docente al liceo scientifico ‘Il Pontormo’, per arrivare all’intervento del sindaco Brenda Barnini.

 

Prima della consegna il primo cittadino ha voluto ringraziare i suoi predecessori che hanno tenuto in vita questo riconoscimento (Varis Rossi, Vittorio Bugli e Luciana Cappelli), aggiungendo poi altre motivazioni alla base di questo riconoscimento, oltre a quella già presenta in pergamena: «Per aver vissuto in prima persona, come prete operaio, la dimensione del lavoro, affermandone la dignità in tutti gli ambiti e condividendo con i compagni di lavoro fatica, lotte, conquiste e sconfitte. Per la passione e la determinazione con cui ha operato, come parroco di Tinaia e di Avane, per promuovere la crescita civile, sociale e spirituale dei due quartieri, con particolare attenzione alle fasce più fragili della popolazione. Per aver intessuto rapporti costruttivi con le varie componenti della comunità di Avane, dando vita al centro Giovani e al Comitato di quartiere, insieme ai quali sono stati costruiti nel tempo percorsi efficaci di cittadinanza attiva. Per il suo impegno, manifestato in tante occasioni, contro la guerra e in difesa della Costituzione italiana».

A seguire l’intervento semplice e commovente, forse il più atteso di questa giornata, con Renzo Fanfani che si è alzato in piedi per raggiungere il centro del palco e avvicinarsi al pubblico. Quindi ha chiuso la serata l’intervento della giovane Greta Chiarito, presidente del Comitato di quartiere di Avane.

E mentre gli intervenuti si sono riversati alla poltroncina di Don Renzo per un saluto sono stati proiettate le interviste che sono state fatte prima dell’inizio e che saranno consegnate al sacerdote come ricordo di tutta la serata.