Pietre d’inciampo, sono tornati a casa altri cinque concittadini

Nel parco pubblico di Via la Torre a Santa Maria si è svolta la cerimonia alla presenza di familiari, studenti, associazioni e cittadini

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EMPOLI – Nella mattina di ieri, venerdì 29 aprile 2022, si è svolta una nuova tappa delle iniziative dedicate alla storia della città di Empoli. È stata onorata la memoria di altri concittadini empolesi, lavoratori della Vetreria Taddei, che furono deportati, perché avevano scioperato. Era l’8 marzo 1944, non fecero ritorno a casa.

In Via La Torre nel parco pubblico a Santa Maria, si è tenuta la cerimonia con le autorità, le associazioni, il presidente del consiglio comunale di Empoli, i familiari, i numerosi studenti del liceo Il Pontormo e alcune classi delle scuole primarie della frazione.

Sono tornati a casa dopo 77 anni Alberto Antonini, Via Livornese 198; Giuseppe Bagnoli, Via Livornese, 68; Lorenzo Cinotti, Via di Ripa 75; Mario Lazzeri, Via Arco d'Empoli vecchio 5; Giuseppe Nencioni, Via della Repubblica 14.

Preziosi e commoventi i ricordi dei familiari che hanno raccontato cosa accadde quel giorno in cui il loro nonno o bisnonno fu portato via. Deportato. Gli studenti hanno letto approfondimenti sulle vite di queste persone, sulla democrazia e il valore, hanno riflettuto sul perché accadde.

Il presidente del consiglio comunale ha parlato di un grande segnale di partecipazione per esser tutti insieme a ricordare ciò che non deve essere dimenticato ma che deve rimanere scolpito nelle menti.

In corteo, sono state raggiunte le vie dove, davanti ai numeri civici, sono state incastonate le pietre d’inciampo.

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