‘Premio Renzo Fanfani’, a Avane la prima opera d’arte di quartiere a settembre

Per il vincitore è stato stanziato un budget di 2 mila euro per la realizzazione dell'opera, mentre i bozzetti dei dieci finalisti saranno esposti a Empoli e nella Sala Ghiberti

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EMPOLI – La serata che ti aspetti perché racconta la storia umana di tre ‘don’ che scelsero il cammino dello spirito abbracciando gli ultimi, gli operai: Bruno Borghi di Firenze; don Sirio Politi di Viareggio e il ‘nostro’ don Renzo Fanfani di Empoli.

Alla Casa del Popolo di Avane è andata in scena l’emozione di una comunità cittadina, stretta nel ricordo indelebile di don Renzo, con la proiezione del docufilm, ‘Preti Operai Toscani’ e la presentazione del ‘Premio’ dedicato al noto parroco avanese che parlerà di un tema tanto caro: “non c’è niente nel quartiere, che ricordi gli operai né come oggetto di sfruttamento né come soggetto di cambiamento”, il suo cruccio.

Un monumento sul lavoro, sulla dignità dell’uomo, sul diritto a vivere in un mondo di uguaglianze e umanità.

Da qui è nata l’idea del Comitato di quartiere di Avane che ha subito trovato il supporto dell’amministrazione comunale.

Tutti presenti. Dai cittadini, al comitato di quartiere con tutte le associazioni che lo compongono, all’amministrazione comunale ben rappresentata dal sindaco Brenda Barnini; assessore e assessori della Giunta: Giulia Terreni, Valentina Torrini, Massimo Marconcini e dal presidente del Consiglio Comunale, Alessio Mantellassi.

Il direttore dell'Accademia delle Belli Arti, Claudio Rocca, ha detto «quanto sarà bello dare a Avane un contenuto di valore, una qualità di vita migliore alle persone e come sarà importante che gli studenti dimostrino una connessione con il luogo e il tema che andranno a realizzare»; la prof.ssa Angela Nocentini, entusiasta della risposta degli allievi che stanno avendo e che nonostante i tanti altri loro impegni, pensano continuamente a Avane e all’opera che realizzeranno.

Per il vincitore è stato stanziato un budget di 2 mila euro per la realizzazione dell'opera, mentre i bozzetti dei dieci finalisti selezionati saranno esposti a Empoli e, successivamente, nella Sala Ghiberti dell’Accademia.

Paola Sani, sceneggiatrice del docu-film insieme a don Adrea Bigalli, curatrice e scrittrice del libro “Renzo Fanfani. Prete operaio” spunto prezioso per la realizzazione del docu-film, sotto la regia di Massimo Tarducci, ha spiegato quanto la cultura sia forza indiscussa per il cambiamento delle cose per guardare il quartiere anche attraverso altri occhi ed ha parlato del bellissimo contributo dei bambini della scuola Galilei a cui è stato chiesto di disegnare anche la loro ‘opera’ per Avane; Sonia Nazzi, presidente del comitato di quartiere promotore dell’iniziativa, ha rimarcato l’importanza di quanto sia importante rendere più vivibile il quartiere grazie alla presenza anche delle moltissime associazioni che lo compongono.

Presenti anche don Guido Engels, don Renato, il presidente della Casa del Popolo, Angiolino Simoncini, che ha salutato con orgoglio la serata e dato il benvenuto a una nuova associazione che entrerà nella ‘famiglia’ del quartiere: Amnesty International.

Poi loro, una rappresentanza degli studenti protagonisti del progetto, residenti a due passi da Avane, dove si sono sentiti subito ‘parte ’integrante di una comunità.

Ognuno è intervenuto portando il suo contributo. Due le proposte del Comitato: far diventare Avane il quartiere dedicato all’arte che tenga conto di temi come il lavoro e la bellezza, come spazio di umanizzazione e rivedere alcuni luoghi come il muro di confine de La Vela che potrebbe essere oggi superato, per aprire e attraversare gli spazi al resto del quartiere.