Presentato in Consiglio Comunale un nuovo organismo partecipativo (RAB) e il team di progetto del Distretto Circolare

Progettazione partecipata dai cittadini e dialogo trasparente con la comunità, per realizzare un impianto modello per tecnologia, architettura green e sostenibilità

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Empoli - Tornano in Consiglio Comunale i rappresentanti di Alia Servizi Ambientali SpA, con il Presidente Nicola Ciolini e l’Amministratore Delegato Alberto Irace, e per aggiornare l’assise cittadina su tutti i passaggi intercorsi dall’ultima partecipazione alla seduta del 26 aprile 2022.

La presenza di Alia è servita a garantire una informativa dettagliata al Consiglio su tutti gli atti propedeutici alla presentazione del progetto definitivo - prevista entro la fine dell’anno - e per fornire riscontri e proposte alle istanze emerse nell’ultimo Consiglio Comunale e dal percorso di ascolto territoriale avviato già dall’ottobre 2021.

La candidatura del Distretto Circolare di Empoli alla manifestazione di interesse di Regione Toscana scaduta il 31 marzo, risulta oggi tra quelle accolte dalla Regione e considerata in linea con gli indirizzi dell’avviso, aperto a proposte di impianti realizzati con tecnologie innovative – ad esclusione dei termovalorizzatori - ed idonei a chiudere il ciclo dell’economia circolare in Toscana.

Sul coinvolgimento trasparente della comunità è stata offerta alla discussione la proposta di costituzione di un organismo di partecipazione dal basso denominato RAB (dall’inglese Resident Advisory Board), ovvero un comitato consultivo formato da rappresentanti indicati dalle istituzioni locali e dei cittadini con il compito di promuovere un dialogo costante con la cittadinanza ed il suo coinvolgimento in iniziative di informazione e partecipazione. Avvalendosi del supporto di Avventura Urbana, un soggetto leader nei processi partecipativi, con l’intervento dell’arch. Maddalena Rossi si è rappresentato e condiviso il modello di costituzione e funzionamento di questo strumento, mutuato da avanzate esperienze internazionali, che sarà utilizzato per tutte le fasi di realizzazione del nuovo impianto, dalla progettazione all’esercizio, consentendo infine un costante e trasparente confronto su tutti i parametri relativi al suo funzionamento a regime.

Sul fronte del progetto architettonico il Prof. Marco Casamonti, docente alla facoltà di architettura di Genova, professionista fiorentino molto apprezzato per i suoi lavori a livello internazionale – tra questi la cantina Antinori di San Casciano considerata una delle più note best practices di integrazione con il paesaggio - avrà il compito di lavorare ad un progetto sostenibile e di grande qualità architettonica, ben inserito nel contesto territoriale, coprogettato attraverso il confronto con la comunità, ed in grado di prevedere spazi e attività a disposizione della cittadinanza. Farà parte del team di progetto anche il Prof. Stefano Mancuso, Scienziato, professore e botanico all’Università di Firenze, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV), per dare il proprio contributo ad un Distretto che dovrà avere una forte presenza del verde e delle piante, e una stretta interrelazione con il sistema della ricerca.

Il cronoprogramma prevede, superate tutte le fasi autorizzative, un periodo di costruzione della durata stimata di circa 30 mesi, con un investimento previsto di 400 milioni di euro, impiegando circa seicento addetti in fase di costruzione e circa duecento occupati, tra diretti e indiretti, a regime.

Il Distretto circolare di Empoli, grazie alla innovativa tecnologia waste to chemical, sarà in grado di trattare circa 250.000 tonnellate di rifiuti ogni anno e di produrre prodotti circolari: il metanolo, che può essere utilizzato sia nella realizzazione di biocarburanti e carburanti a carbonio riciclato, sia nei cicli produttivi dell’industria chimica, seguendo gli indirizzi della direttiva europea RED2 per la decarbonizzazione; e in prospettiva l’idrogeno, attraverso una forte integrazione con le filiere locali del vetro.

«Ringrazio l'amministratore delegato e il presidente di Alia che con questo nuovo incontro ci hanno dato riscontro positivo ad alcune delle istanze avanzate dal Consiglio comunale del 26 aprile - ha commentato il sindaco Brenda Barnini -. Tra queste avevamo posto la necessità di un procedimento trasparente e che coinvolgesse i cittadini e va in questa direzione la nascita del comitato di partecipazione. L'altro punto forte che era stato evidenziato riguardava l'attenzione all'inserimento paesaggistico e l'incarico all'architetto Casamonti rappresenta la migliore scelta che potesse essere fatta. Infine, la collaborazione del professor Mancuso va nella direzione di fare di questo investimento un'opportunità di crescita dell'attenzione alla tutela ambientale del territorio. L'illustrazione del cronoprogramma chiarisce anche quelli che saranno i successivi passaggi e la assoluta centralità che rimarrà in capo al Consiglio comunale».

“Abbiamo offerto alle istanze emerse dal Consiglio Comunale alcune proposte puntuali per coinvolgere il territorio, dalle istituzioni alla comunità – commenta il Presidente di Alia Nicola Ciolini – perché riteniamo che il ruolo dei cittadini sia fondamentale per portare avanti la grande sfida della transizione ecologica sul nostro territorio. Alia, supportata da esperti leader a livello nazionale nei processi partecipativi, mette in campo un percorso originale e trasparente che terrà conto delle aspettative e delle esigenze della cittadinanza».

Secondo Alberto Irace, Amministratore Delegato di Alia, «abbiamo messo in campo le migliori soluzioni tecnologiche sul mercato in termini di innovazione e sostenibilità ambientale per poter dare un contributo decisivo al territorio, per chiudere il ciclo, abbattere le emissioni e ridurre il conferimento dei rifiuti in discarica. Grazie alle competenze dell’Alleanza circolare, ai partner come Maire Tecnimont - NextChem, Suez, Zignago Vetro, e al coinvolgimento dell’architetto Marco Casamonti e al prof. Stefano Mancuso, lavoriamo assieme all’amministrazione per realizzare un impianto di alto valore architettonico e sostenibile, che possa essere un modello nel campo dell’economia circolare».  

Fonte: Ufficio Stampa Alia Servizi Ambientali SpA

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