Processionaria, in campo l’endoterapia: su 88 piante trattate nei giardini delle scuole solo 5 nidi

Il prossimo ottobre questa tecnica verrà estesa anche ai parchi e giardini pubblici

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EMPOLI - In questi giorni la ditta incaricata Blitz Disinfestazioni ha proceduto a una ricognizione in tutti i giardini delle scuole con piante di pino, per valutare la presenza di nidi di processionaria, dopo che a dicembre erano stati eseguiti interventi preventivi con la tecnica di ‘endoterapia’.
Nonostante il periodo non fosse il più indicato perché l’endoterapia si pratica in ottobre, delle ottantotto piante trattate, soltanto su cinque sono stati trovati nidi di processionaria, prontamente rimossi prima che inizi il periodo di discesa delle larve.
ll trattamento di endoterapia eseguito sembra aver dato ottimi risultati. Per questa ragione il prossimo ottobre, periodo ideale per effettuare questo tipo di intervento, la tecnica sarà estesa anche ai giardini e parchi pubblici, dove invece la processionaria purtroppo è abbondantemente presente e il personale specializzato sta provvedendo in questi giorni alla rimozione.

Massimo Marconcini, assessore all’ambiente del Comune di Empoli, spiega: «con questa nuova ditta spero davvero che le cose funzionino meglio e chiedo ai cittadini di continuare a collaborare con le loro segnalazioni per noi importanti e per questo li ringrazio. Stiamo lavorando molto e come ho già detto, sono molto fiducioso che questo cambio di azienda porti risultati positivi».

LA PROCESSIONARIA DEL PINO - È un insetto Lepidottero, una farfalla notturna, il cui bruco possiede peli urticanti molto pericolosi per l'uomo e gli altri animali, compresi quelli domestici. I bruchi si nutrono degli aghi dei pini, dei cedri e dei larici durante il periodo autunno - invernale; nei mesi freddi costruisce un bozzolo di seta, ben riconoscibile, e a fine inverno i bruchi scendono ‘in processione’, uno dietro l’altro.

LA TECNICA - L'endoterapia mira ad uccidere i bruchi di processionaria nel periodo autunnale, prima che formino i bozzoli di seta. Prevede l'iniezione per mezzo di una siringa di un prodotto insetticida all'interno del tronco degli alberi; il prodotto entra nel circolo linfatico della pianta e giunge agli aghi, risultando letale per i bruchi di processionaria che sulla chioma se ne nutrono. L'intervento previene quindi la formazione dei nidi e la discesa delle larve a fine inverno; ha il grosso vantaggio non disperdere il prodotto insetticida nell'ambiente e proteggere le piante trattate per due anni, con ottimi rapporti costi/benefici.