Re.So., ogni giorno tonnellate di merce recuperate e redistribuite a chi ha bisogno

La presidente Marinella Catagni: «Lavorare insieme può evitare grandi sprechi e aiutare molte persone . Ma sulla questione spreco qualcosa non va»

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EMPOLI – Praticamente ogni giorno 34 associazioni dell’area Empolese Valdelsa, Valdarno Inferiore e in parte anche della Valdelsa senese si impegnano per distribuire a famiglie che hanno bisogno prodotti alimentari che altrimenti andrebbero perduti, gettati, diventerebbero rifiuto.

Ogni settimana ci sono nuovi arrivi di merce. Per esempio in questa  settimana sono attese 9 tonnellate di farina, decine di chili di salumi.

La macchina di Recupero Solidale, Re.So, lavora ogni giorno per organizzare la consegna dei prodotti e la loro immediata redistribuzione sul territorio.

«L’associazione Recupero Solidale, con il contributo di tutta la sua rete e l’impegno quotidiano dei volontari, – spiega Marinella Catagni, presidente e da anni impegnata in questo settore – ha fatto sì che tutta la ricchezza rappresentata da questi prodotti raggiungesse tante famiglie in condizioni di difficoltà nel nostro territorio. Senza il nostro intervento, chili e chili di alimenti sarebbero ora in una discarica.  Ancora una volta abbiamo dimostrato che lavorare insieme può evitare grandi sprechi e aiutare molte persone. Allo stesso tempo, però, questa situazione rende evidente che proprio sulla questione dello spreco qualcosa non funziona nella nostra società! Noi di Re.So. continueremo a lavorare per recuperare prodotti. Per migliorare ancora nel nostro lavoro, e quindi poter garantire il sostegno alimentare alle persone indigenti della nostra zona, chiediamo a tutti aiuto e supporto concreto».

Recupero Solidale ha la sua sede all’interno del complesso del Comune di Empoli de ‘La Vela – Margherita Hack’, ad Avane.

E proprio lì nella scorsa settimana sono arrivati e subito ripartiti nell’arco di un paio di giorni 636 kg di cannelloni (ricotta e spinaci) del pastificio ‘I Medicei’; 130 kg di pasta fresca del pastificio ‘Picchiotti’; 900 pizze congelate; 3600 cornetti congelati della ‘Sammontana’; 5,4 tonnellate di pere, e 150 kg di prodotti vari recuperati da “Zona market”.

Insomma il lavoro non manca e le donazione e il circuito del recupero funziona. Ma per tutti questi kg di merce non gettata molta di più finisce tra i rifiuti. Occorre migliorare la filiera produttiva e incentivare la possibilità di recupero.

Fonte: Associazione RE.SO.