Riforma del Terzo Settore: convegno bis per parlare degli aspetti che riguardano le associazioni culturali

Sabato 25 gennaio alle 10, al Cenacolo degli Agostiniani. Con gli esperti Pierluigi Maienza, Mario Di Bella, Emanuele Gambini e gli assessori Fabrizio Biuzzi e Giulia Terreni

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EMPOLI – Dopo la tre giorni tenutasi nell'ottobre 2019 riguardante la riforma del terzo settore, l'amministrazione comunale di Empoli organizza una giornata di ulteriore approfondimento della materia. Appuntamento nella mattina di sabato 25 gennaio, ancora una volta nella sala del Cenacolo degli Agostiniani, in Via dei Neri, a partire dalle ore 10.00.

Questa volta il focus sarà sulle associazioni culturali e su come queste saranno toccate dalla riforma in via di ultimazione nelle aule di Camera e Senato a Roma. L'obiettivo è quello di aiutare le realtà associative empolesi a orientarsi tra i meandri della riforma e far comprendere loro quali passi potranno fare per sfruttare al massimo le opportunità che essa offre, evitando al contempo le criticità che inevitabilmente porta con sé.

Relatori della mattinata saranno l'avvocato Pierluigi Maienza, che ha contribuito all'organizzazione del convegno, il dottore commercialista Mario Di Bella e il consulente di funddraising Emanuele Gambini.

I tre esperti toccheranno temi molto pratici che possono interessare presidenti e volontari delle associazioni culturali del territorio, come la fiscalità che si andrà a creare una volta che la riforma sarà entrata in vigore, le modalità con cui si potranno raccogliere fondi e gli assetti organizzativi che cambieranno con le nuove norme.

Parla per loro Pierluigi Maienza: «La riforma del terzo settore riconosce ed individua i soggetti - Enti del Terzo Settore - che svolgono una o più attività con finalità solidaristiche e sociali prevedendo una serie di prerogative (es. nell'interlocuzione con gli Enti Pubblici e nel regime fiscale) cui corrispondono determinati oneri sia organizzativi (come l'ordinamento interno ispirato ai principi di democraticità, non discriminazione, pari diritti) che di controllo, secondo le forme normative previste. A fronte di tale situazione, le associazioni culturali si trovano nella condizione di dover fare la scelta se aderire o meno al Terzo Settore. L'obiettivo del Convegno è duplice: esso si propone, innanzitutto, di indicare le coordinate principali in ordine alle quali ciascuna associazione deve sviluppare e maturare la scelta indicata e, in secondo luogo, di illustrare le agevolazioni previste dal Codice del Terzo Settore in ordine al regime fiscale nonché alle forme di finanziamento dell'attività. In relazione al primo obiettivo, sarà proposta una sorta di screening per verificare se la singola associazione ha i requisiti necessari per l'iscrizione e quali particolari problematiche possano porsi in relazione alla propria struttura organizzativa; in relazione alla seconda, saranno evidenziate le differenze che discendono dalla scelta di entrare nel Terzo Settore o meno».

«Con questa giornata di approfondimento continuiamo il discorso iniziato qualche mese fa» spiega  l'assessore Fabrizio Biuzzi, con delega all'associazionismo: «Il mood è sempre quello di essere molto concreti e di esporre con esempi e casi pratici quello che le associazioni possono fare e quello che è meglio per loro per affrontare questa riforma che le toccherà profondamente. Con un occhio costantemente aperto sulle questioni fiscali ed economiche che poi alla fine sono quelle più pratiche e fondamentali per la vita dei gruppi organizzati. Spero che siano in tanti a partecipare, sia dal mondo della cultura, a cui l'incontro è rivolto, ma anche dagli altri panorami associativi che in ogni caso possono trarre utili spunti da questa giornata».

«Auspico che le associazioni culturali, che rappresentano un grande patrimonio per le comunità del nostro territorio, partecipino numerose a questo importante incontro, vista l'imminente riforma che a breve chiederà a tutto il  Terzo Settore notevoli aggiornamenti, tra cui il rinnovo degli statuti» aggiunge l'assessore alla cultura Giulia Terreni, che conclude: «Lo scopo di questo convegno è quello di chiarire i tanti dubbi sorti nelle associazioni più piccole per aiutarle nei cambiamenti che dovranno affrontare».