Street Art e graffiti, ok del Consiglio Comunale al regolamento. Muri dedicati per far esprimere gli artisti e abbellire gli spazi urbani 

L’assessore alla cultura Giulia Terreni: «C’impegniamo ad avviare un rapporto costruttivo con tutti coloro che operano in questo ambito espressivo per instaurare un dialogo virtuoso all’insegna della bellezza e del rispetto civico»

.

EMPOLI – L'amministrazione comunale pone tra i suoi obiettivi la promozione di occasioni di crescita e condivisione culturale, nonché la valorizzazione di nuove forme di arte e linguaggi espressivi.

Da ieri sera, durante la seduta del consiglio comunale, un apposito regolamento dedicato alla “Street Art” o “Arte di strada è stato approvato dall’assemblea cittadina grazie al voto favorevole della maggioranza (Partito Democratico e Questa è Empoli); contrari Buongiorno Empoli-FabricaComune e Movimento 5 Stelle; astenuti Fratelli d’Italia - Centrodestra per Empoli e Lega Salvini Empoli. 

Si tratta del primo passo del progetto "Empoli. Oltre i Muri" che prevede, appunto, in primo luogo la stesura e l'approvazione di un regolamento comunale volto a riconoscere la Street Art, a valorizzare le varie forme della sua espressione e a promuoverne un esercizio rispettoso della Città, per creare nuovi percorsi artistici, ma anche per qualificare - o riqualificare - spazi urbani più o meno periferici. Allo stesso tempo si tenta di contrastare forme di vandalismo su beni pubblici o privati, vale a dire scritte e altri disegni che a volte deturpano pareti urbane.

Il progetto vede una duplice declinazione: si potrà fare Street Art su muri di proprietà comunale o di proprietà privata, concessi in uso.

L'intento dell'amministrazione comunale è quello di valorizzare alcuni contesti cittadini con opere di artisti, più o meno famosi, in modo da creare un vero e proprio itinerario urbano legato alla street art. 

«Per ‘bellezza’ si intende, in questo Regolamento, non solo il contrasto al vandalismo, proponendo un uso lecito dell’Arte di strada, ma anche il miglioramento del degrado di zone periferiche della città, nonché l’abbellimento di zone non degradate, il tutto nel segno della valorizzazione della creatività di artisti. Con questo atto – spiega l’assessore alla cultura Giulia Terreni –ribadiamo la nostra contrarietà a qualunque forma di Street Art illegale e, pertanto, ci impegniamo  ad avviare un rapporto costruttivo con tutti coloro che operano in questo ambito espressivo, soprattutto con i giovani, affinché si possa instaurare un dialogo virtuoso all’insegna della bellezza e del rispetto civico».

Il regolamento appena approvato individuerà alcuni spazi appositamente pensati per ospitare le opere dei writers, dei graffitari, in generale di persone che vorranno esprimersi o che saranno chiamati dall’amministrazione comunale a realizzare opere. 

Gli spazi a disposizione si distinguono in Muri d’arte o Muri liberi.

D’arte: spazi, di norma di proprietà comunale, destinati alla realizzazione di progetti artistici legati a tematiche e/o soggetti e personaggi di particolare interesse per l’amministrazione, scelti dall’amministrazione stessa, per il tramite di una Commissione Tecnica Comunale.

Liberi: spazi delimitati e riconoscibili destinati alla libera espressione artistica. Questi muri possono essere di proprietà pubblica o di proprietà privata. 

Sul sito del Comune di Empoli sarà disponibile prossimamente la geolocalizzazione e verrà specificato la natura dei muri disponibili. 

Chiaramente essendoci adesso un regolamento, l’utilizzo improprio delle superfici messe a disposizione dell’amministrazione comunale e/o l’esercizio di qualsivoglia forma di espressione grafica o artistica in spazi diversi da quelli esplicitamente selezionati, elencati e messi a disposizione è vietato e sarà soggetto a sanzione. 

Nel regolamento è contenuto anche una sorta di disciplinare. Qualche esempio: le opere non devono essere offensive, discriminatorie, contrarie alla pubblica decenza; non devono veicolare contenuti intolleranti, offensivi o discriminatori nei confronti delle religioni, delle etnie, dei generi, dell’orientamento sessuale, delle associazioni o dei partiti politici; sono ammesse esclusivamente opere originali e non coperte da diritto d’autore o che non violino diritti terzi.