Tata Empoli, 40 baby sitter pronte. Il Comune corre in aiuto delle famiglie

Terminate le lezioni del corso di formazione del ‘Bruno Ciari’ a breve sarà pubblicato l’Albo comunale nel sito istituzionale. Età media 36 anni

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EMPOLI – È terminato il percorso di formazione delle quaranta baby sitter che sono entrate a far parte del progetto ‘Tata Empoli’, lanciato nello scorso mese di luglio dall’amministrazione comunale per formare un elenco di professionisti di baby sitting.

L’obiettivo della giunta comunale e del sindaco Brenda Barnini è quello di dare un piccolo ma importante aiuto a tutte le famiglie per facilitare l’incontro tra il bisogno e la domanda.

Si è creato così un elenco di professionalità pronte per servizi ‘lampo’, per esigenze improvvise ed occasionali, ma anche per servizi strutturati e continuativi.

Dall’apertura del bando e fino al termine di scadenza, che era il 31 agosto 2020, sono state presentate settanta domande, le ‘prime’ quaranta hanno preso parte ai corsi di formazione organizzati dal Centro Studi Bruno Ciari di Empoli, per la maggior parte on line e a distanza.

Saranno queste persone a comporre il primo Albo comunale ‘Tata Empoli’. Si tratta di 40 donne, età media 36 anni, la maggior parte di Empoli o dei comuni limitrofi, per la quasi totalità diplomate o laureate e con varie esperienze lavorative.

Questo elenco sarà reso liberamente accessibile nei prossimi giorni sul sito istituzionale del Comune di Empoli , www.comune.empoli.fi.it, nella apposita pagina ben visibile nell’home-page.


Ottenuta l’iscrizione le baby sitter dovranno frequentare ulteriori corsi di aggiornamento annuali, condizione indispensabile per la permanenza nell’Albo.

 Il Comune rimane del tutto estraneo alla contrattazione tra le parti e all'eventuale rapporto di lavoro che abbia a costituirsi, tuttavia ma si riserva di verificare con questionari di gradimento alle famiglie l'operato delle baby sitter.

Fra le tematiche del corso seguite dalle baby sitter ci sono stati argomenti come elementi di psicologia e pedagogia, favorire il benessere dei bambini, promuovere il gioco come ambito privilegiato dell’apprendimento, elementi di igiene e protocollo Covid. Tutte lezioni tenute da psicologi ed esperti del settore. Il corso prevedeva anche una parte ‘operativa’ sul campo, erano previsti brevi periodi di stage negli asili nido del Comune, questa fase per il momento è stata sospesa a causa dei vigenti protocolli anti Covid.