L'Autorità Idrica Toscana ha predisposto un opuscolo informativo finalizzato all’adozione di comportamenti idonei al risparmio e alla tutela della risorsa idrica destinata al consumo umano.
È vietato utilizzare l'acqua potabile erogata da pubblico acquedotto per:
- prelievi da fontane per usi diversi da quelli potabili e igienici, comunque non oltre 70 litri al giorno per ogni utente;
- irrigazione di orti e giardini con superficie superiore a 500 mq (attenzione, per superfici inferiori a 500 mq è fatto obbligo installare sistemi di automazione e sensori per limitare lo spreco, indicati dal Regolamento regionale);
- innaffiamento e irrigazione superfici adibite ad attività sportive;
- alimentare impianti di climatizzazione e impianti di qualsiasi altro tipo;
- il riempimento di piscine private;
- il lavaggio delle fosse biologiche.
Piscine private
È vietato l’uso dell’acqua del pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine private non aperte al pubblico.
Gli utenti interessati possono utilizzare acqua proveniente da pozzi/sorgenti (rivolgendosi alla Regione Toscana), oppure rifornirsi tramite autobotti (conservando le fatture e la documentazione di trasporto).
Piscine aperte al pubblico
Le piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad un’utenza pubblica quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico alberghiere o agrituristiche o ricettive possono invece usare l’acqua del pubblico acquedotto.
È fatto comunque obbligo di concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto gestore del servizio idrico integrato.
A tale scopo, l’Autorità Idrica Toscana ha stabilito modalità e termini procedimentali da seguire per ottenere la deroga al divieto:
- Pubblicazione on-line sul sito internet del Gestore* di un modulo di richiesta;
- I titolari delle utenze interessate devono inviare il modulo compilato al Gestore, che dovrà trasmettere al richiedente una risposta entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta;
- Il Gestore può concedere l’utilizzo del pubblico acquedotto per un periodo massimo di 365 giorni (la richiesta deve quindi essere periodicamente rinnovata), comunicando le eventuali prescrizioni riguardanti modalità e tempi di riempimento;
- Nella risposta il Gestore deve specificare che in caso di sopraggiunta ordinanza sindacale per la razionalizzazione del consumo di acqua potabile, o dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione, la possibilità di utilizzare il pubblico acquedotto sarà vietata fino al termine di validità dei sopraggiunti provvedimenti.
Fonte: Autorità Idrica Toscana