CERIMONIA ISTITUZIONALE

Festa della Repubblica, la sindaca Barnini: "Quanto più investiamo su legami e fiducia reciproca tanto più siamo in grado di costruire una comunità che vive in pace"

Al Cenacolo degli Agostiniani, si è tenuta la tradizionale cerimonia di consegna della Costituzione italiana a nuovi cittadini e nuove cittadine empolesi

Santo Stefano 1943, Mantellassi: «La nostra città vuole essere nel presente testimone di pace»

EMPOLI – «Per Empoli oggi si ricorda una delle più gravi vicende del periodo della guerra della sua storia.  Spesso la guerra viene studiata, letta e compresa come scelte di uomini, strategie, obiettivi militari di un conflitto da combattere. Dobbiamo ricordarci che dentro quelle storie, quelle scelte vi sono vite umane, famiglie, persone, storie quotidiane. Quel giorno tante famiglie videro rotta la loro quotidianità per sempre.

Nel ricordo del sindaco Mario Assirelli, a cento anni dalla nascita speciale 'Venerdì in Archivio'

 

 

EMPOLI –La Città ha ricordato e ricorderà ancora i 100 anni dalla nascita di Mario Assirelli, uno dei personaggi della vita pubblica che hanno più caratterizzato lo sviluppo e la modernizzazione di Empoli, protagonista indiscusso della vita politica, sociale e istituzionale.

Mario Assirelli è nato a Empoli il 3 marzo 1916 e si è spento il 5 marzo 2008.

Franco Mori: «Torniamo qui spesso e ricordiamo anche nel corso dell'anno quella deportazione»

 

EMPOLI - Si è celebrato oggi, 7 marzo 2015, il 71esimo anniversario della deportazione di 55 cittadini empolesi, tra cui 26 operai delle ex Vetrerie Taddei, nei campi di sterminio nazisti, avvenuta l'8 marzo 1944. La cerimonia si è tenuta tra via Fratelli Rosselli e Largo 8 Marzo del ‘44, presso il monumento che ricorda quell’evento, dove l'Amministrazione comunale ha deposto una corona di alloro.

Empoli capitale morale dell'antifascismo toscano. In 500 per ricordare i volontari partiti per la guerra di Liberazione

 

EMPOLI – Una sala cinematografica gremita da oltre cinquecento persone, una cerimonia sentita e partecipata, svoltasi a pochi metri da piazza del Popolo, da quella piazza in cui martedì 13 febbraio 1945 partirono in 532, ragazzi neanche 18enni, uomini, figli e padri, percontribuire alla guerra di liberazione nazionale, per liberare l’Italia da fascisti e nazisti.