CHE COSA È
I Comuni ricadenti nelle cosiddette “aree di superamento”, ovvero aree dove si registrano superamenti delle concentrazioni degli inquinanti rispetto ai valori limite fissati dalla normativa sulla qualità dell'aria, sono tenuti ad adottare i Piani di Azione Comunale (P.A.C.) .
I P.A.C. prevedono interventi e azioni per il miglioramento della qualità dell’aria, in attuazione della strategia e degli obiettivi definiti nel Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA), lo strumento di programmazione elaborato dalla Regione, in attuazione della L.R. n. 9/2010.
Il Piano di Azione Comunale (P.A.C.) 2016-2018 è stato redatto congiuntamente dai quindici comuni appartenenti all’area di superamento denominata “Comprensorio del Cuoio di Santa Croce sull’Arno”, comprendente anche il nostro territorio, ed è stato approvato dall'Amministrazione Comunale con Delibera di Giunta n. 102 del 29/06/2016.
Il P.A.C. contiene tutte le azioni intraprese dai Comuni nell'arco del triennio di riferimento, per raggiungere l’obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico, con particolare riferimento alle emissioni di particolato PM10 e biossido di azoto NO2.
COME attuarlo
Nel periodo dal 1° novembre 2020 al 31 marzo 2021, la cittadinanza è invitata a seguire comportamenti virtuosi per ridurre le emissioni di materiale particolato fine PM10, ed in particolare a limitare il più possibile:
- l’accensione di fuochi all'aperto e abbruciamenti di sfalci, potature, residui vegetali o altro;
- l’utilizzo di legna in caminetti/stufe a meno che questa non sia l'unica fonte di riscaldamento dell'abitazione.
In caso di superamento dei limiti PM10 consentiti, segnalato dalla Regione Toscana sulla base delle rilevazioni della stazione di rilevamento di Santa Croce Sull’Arno, possono essere emesse ordinanze temporanee di divieto di accensione di fuochi all'aperto; prima di effettuare tali pratiche agricole (comunque da evitare in questo periodo dell'anno) si ricorda la necessità di monitorare il sito internet comunale e regionale.
Inoltre, per ridurre le emissioni in atmosfera, tutti i cittadini e i responsabili, di imprese, di piccole e grandi attività commerciali, e degli uffici pubblici, sono invitati alla corretta gestione degli impianti di riscaldamento cercando quanto più possibile di evitare consumi e sprechi inutili, mediante:
- una corretta regolazione degli orari di accensione degli impianti;
- il controllo della temperatura massima ad es. regolando il termostato a non più di 20 °C;
- la costante manutenzione della caldaia mantenendola così in perfetta efficienza e, se possibile, la sua sostituzione con modelli a minor impatto ambientale usufruendo dei contributi messi a disposizione (es. Conto termico);
- l’adozione nella quotidianità di semplici accorgimenti che consentono un minor consumo di emissioni inquinanti: ad es. chiudere l’acqua in doccia mentre ci stiamo insaponando, chiudere l’acqua calda mentre ci si rade, etc.
PERCHÈ attuarlo
I dati della qualità dell’aria relativi all’ultimo quinquennio hanno evidenziato superamenti dei valori limite in riferimento al materiale particolato fine PM10 e al biossido di azoto NO2.
In linea di massima, gli apporti più significativi derivano principalmente da:
- fuochi liberi di biomasse vegetali legittimamente effettuati nell’ambito di attività agroforestali realizzate in fondovalle, oppure illegittimamente accesi;
- impianti di riscaldamento degli immobili a combustibile vegetale in camini;
- impianti di combustione di materiale vegetale in stufe tradizionali o forni a legna;
- tutti mezzi motorizzati a motore endotermico a gasolio o benzina mal funzionanti, o euro 0, 1, 2;
- veicoli diesel Euro 3, Euro 4 ed Euro 5.
Questo tipo di inquinamento atmosferico, finora scarsamente considerato nelle nostre zone, incide sulla nostra salute, in particolare su quella di bambini ed anziani.
Il Piano si pone pertanto l'obiettivo di individuare un insieme di azioni multisettoriali, coordinate tra loro in maniera sinergica, che mirano a ridurre i livelli delle emissioni di queste sostanze.