CHE COS’E’
Puliamo il Mondo è l'edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale dal 1993 ad oggi. In Italia, il ruolo di comitato organizzatore a livello nazionale è svolto da Legambiente che sui vari territori collabora con una molteplicità di associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine, per la raccolta di rifiuti abbandonati.
L’iniziativa nasce in Australia prima con Clean Up Sydney Harbour Day e, successivamente, Clean Up Australia.
Nel 1993, Ian Kiernan insieme a kim McKay proposero all’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di trasformare Clean Up Australia in un’iniziativa di volontariato globale, che mobilita ogni anno circa 35 milioni di persone in 120 paesi diversi.
Solitamente, Puliamo il mondo si tiene la terza settimana di settembre di ogni anno.
Puliamo il mondo nel Comune di Empoli è organizzato in collaborazione con il Circolo Legambiente Empolese Valdelsa, con il patrocinio del Comune di Empoli, coinvolge scuole e associazioni del territorio come ANPAS, Misericordia di Empoli e Filo d'Argento.
QUANDO
Puliamo il Mondo si terrà generalmente nel mese di settembre di ogni. L’iniziativa si svolgerà nel rispetto delle regole vigenti relative all'emergenza sanitaria.
PERCHÈ PARTECIPARE
Puliamo il mondo è un’occasione per prendere coscienza riguardo ai comportamenti che contribuiscono a preservare l’ambiente. I bambini che vengono coinvolti di sovente in questa iniziativa hanno l’opportunità di constatare con i loro occhi il numero consistente di rifiuti abbandonati e come invece sia necessario adottare comportamenti più virtuosi e lungimiranti.
La raccolta dei rifiuti con Puliamo il mondo ha anche consentito di conoscere quale sia la natura del fenomeno definito litterig, ovvero dei rifiuti gettati in modo sconsiderato su spiagge, boschi, strade, ecc. Legambiente ha infatti provveduto a realizzare alcune analisi, su quali siano i rifiuti che vengono più frequentemente abbandonati: si tratta di rifiuti “usa e getta” e packaging alimentare che insieme incidono per il 56% sul totale dei rifiuti rinvenuti”.
Altro dato interessante che emerge dall’analisi attiene alla composizione dei rifiuti raccolti: per il 60% di tratta di plastica e per il 32% di mozziconi di sigaretta.
Un altro problema che si è aggiunto con il covid è quello dell’abbandono delle mascherine.
In particolare, dal report “Park Litter” di Legambiente emerge che ……..Un nuovo rifiuto, però, si è fatto spazio con la pandemia. Sono state, infatti, rinvenute nel 30% dei parchi (22 su 73) mascherine monouso, e guanti monouso in 16 parchi su 73. È stato, poi, evidenziato come i cestini per la raccolta dei rifiuti siano presenti in 64 dei 73 parchi monitorati: in 9 invece mancano completamente; laddove sono presenti, solo nel 16% dei casi (10 su 64) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali.