CHE COS'È
La bonifica di un sito contaminato è l’insieme degli interventi atti ad eliminare la fonte dell’inquinamento, arrestare la migrazione delle sostanze inquinanti nelle matrici ambientali (suolo, aria, acqua), limitandone la concentrazione ad un livello inferiore ai limiti di tollerabilità previsti, per non causare danni all’ambiente.
COME effettuarla
L’iter di bonifica - così come indicato dall’art. 242 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - prevede diverse fasi e azioni specifiche da parte del soggetto interessato:
- comunicazione iniziale da effettuare agli enti di competenza, al verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito o all'atto di individuazione di contaminazioni storiche, in seguito alla quale attivare le azioni di messa in sicurezza di emergenza (M.I.S.E.);
- indagine ambientale preliminare per verificare se le azioni di MISE effettuate siano state risolutive;
- Piano di Caratterizzazione da presentare qualora sia rilevata una potenziale contaminazione;
- Analisi di Rischio Sito Specifica che consente di classificare o meno il sito come “contaminato”;
- Progetto Operativo di Bonifica da presentare se il sito è risultato contaminato.
Il Comune, in stretto contatto con le autorità competenti Ausl, Arpat e Regione, monitora le attività di bonifica, partecipando alle Conferenze dei Servizi, alla valutazione del progetto e alla verifica degli obiettivi di bonifica.
La Regione Toscana con propria D.G.R. n. 301/2010 ha emanato specifiche linee guida tecniche volte a definire i contenuti, la struttura dei dati inerenti i procedimenti di bonifica e la relativa modalità di trasposizione in specifici sistemi informativi: è nato cosi il “SISBON” Sistema informativo Siti Interessati da procedimento di Bonifica, uno strumento informatico di supporto per la consultazione e l'aggiornamento della Banca dati dei siti sopra citati.
Lo strumento di programmazione unitaria con cui la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare è il Piano regionale di gestione dei rifiuti e dei siti inquinati redatto secondo quanto indicato dalla L.R. n. 25/1998 e dal D.Lgs. n. 152/2006.
PERCHÈ effettuarla
La contaminazione delle matrici ambientali suolo, sottosuolo, acque sotterranee e acque superficiali è generalmente determinata da eventi di contaminazione verificatisi in aree industriali attive, dismesse, quali ad esempio ex vetrerie, ex concerie o distributori di carburante.
Gli interventi di bonifica consentono il recupero e la riqualificazione delle suddette aree che possono essere destinate anche ad uso residenziale.